Problemi interni, tensioni con i colleghi e soprattutto con i colleghi di Asiago e Roana, personale che manca, alla fine Emanuele Munari, sindaco di Gallio e presidente dell’Unione Montana Spettabile Reggenza 7 Comuni ha detto ‘stop’ e ha annunciato le dimissioni. E lancia immediatamente la sfida a quei colleghi che non gli hanno risparmiato critiche e frecciatine, esortandoli adesso “A non nascondere più i loro fallimenti dietro all’Unione Montana”.
Parole forti, per annunciare una decisione sofferta, che è stata maturata però nel tempo da profonde spaccature di vario genere, ma sulla quale hanno pesato anche giudizi personali, con Munari accusato senza mezzi termini di “personalismo”.
Alla fine la decisione di dire “basta”, nonostante gli fosse stato chiesto di pazientare fino ad ottobre.
“Alla luce dei numerosi attacchi diretti ricevuti negli ultimi mesi, desidero comunicare la decisione di dimettermi da presidente dell’Unione Montana – ha spiegato Munari – Proseguire in questa maniera non è rispettoso nei confronti di voi Cittadini. Nnella mattinata di lunedì 3 Maggio, ho deciso di proporre, per la terza volta, alla Conferenza dei Sindaci dell’Altopiano ‘Mozione di Rotazione per la carica di Presidente della Spettabile Reggenza 7 Comuni’, chiedendo ai sindaci di discutere la rotazione prevista e scegliere il nuovo Presidente dell’Unione Montana. Per la terza volta ho preso, personalmente e per primo, l’iniziativa, mettendo in discussione me stesso ed il mio ruolo. La Conferenza dei Sindaci si è quindi riunita nella serata di martedì 4 Maggio per discutere la mia proposta. All’incontro erano presenti tutti i sindaci tranne Asiago e Roana che hanno mandato i loro assessori. I comuni di Asiago e Roana, che in questi mesi hanno con forza spinto per la mia rimozione, durante la Conferenza, unitamente agli altri amministratori presenti, mi hanno chiesto ancora, per la quarta volta, di rimanere in carica fino ad ottobre. Ringrazio i colleghi per la fiducia dimostrata, ma di certo non posso più accettare di fare il presidente di tre mesi in tre mesi come da un anno a questa parte. Ritengo inoltre poco corretta e lungimirante la richiesta di Asiago, Roana e Foza di farmi rimanere in carica ancora per 3/5 mesi al massimo al solo scopo di ‘tenere calda la sedia’.
Scelgo pertanto di rassegnare domani, con decorrenza immediata, le mie dimissioni da Presidente dell’Unione Montana Spettabile Reggenza dei 7 Comuni”.
Munari non le manda a dire e non usa mezzi termini, rigetta responsabilità e sottolinea che le forti pressioni subite dai colleghi e da alcuni assessori di altre amministrazioni hanno reso il procrastinare della sua nomina un percorso che era necessario interrompere.
“Mi dimetto con fierezza e consapevolezza di aver dato tutto me stesso per l’Altopiano e in particolar modo per il nostro ospedale e la sua fondamentale presenza – ha continuato il sindaco di Gallio – Storico ed impattante il Consiglio dell’Unione convocato per la prima volta davanti al nostro ospedale alla presenza di oltre mille cittadini. Un segnale chiaro ed inequivocabile della battaglia che abbiamo portato avanti dal 2014 per ribaltare il contenuto delle schede sanitarie approvate nel 2012 principalmente dagli amministratori di Asiago e Gallio allora in carica. La mia presidenza è durata un anno oltre il previsto, ed è solo per senso del dovere verso l’Altopiano e i suoi cittadini che ho scelto di rimanere in carica facendo un favore ai miei colleghi in attesa della rotazione e nomina del nuovo Presidente da parte dei Sindaci. Desidero ringraziare pubblicamente quei colleghi Sindaci ed Amministratori che mi hanno accompagnato in questo percorso, i dipendenti dell’Unione Montana, e tutti voi che in questi mesi mi avete sostenuto e dimostrato il vostro affetto. Ringrazio tutta la mia famiglia per aver sofferto e sopportato in silenzio tutte le cattiverie apparse nei miei confronti su stampa e social. Con le mie dimissioni, chi finora ha detratto ed addebitato all’Unione Montana anche i propri fallimenti politici, oggi non ha più scuse. Chi, in questi mesi, ha oscurato quanto di buono fatto, dipingendo L’Unione Montana ed il suo Presidente nelle peggiori maniere possibili, abbia ora la coerenza e l’onestà di assumersi le proprie responsabilità davanti ai cittadini, parlando di meno e lavorando di più per l’unità dell’Altopiano anziché limitarsi al proprio orticello. Chiedo, a chi si è tanto impegnato par arrivare a questo punto, di mettere ora da parte, una volta per tutte, invidie e personalismi e lavorare assieme per il bene comune. Io continuerò ad impegnarmi per questo, offrendo la mia disponibilità, dedizione e collaborazione alla Spettabile Reggenza verso la quale nutrirò sempre un vero e proprio amore. È stata un’esperienza, anche in momenti difficili, vissuta con gioia ed emozione, che mi ha positivamente segnato sia nel cuore che nell’anima. Sono orgoglioso di aver contribuito, con lavoro e sacrificio, a portare sull’Altopiano lo storico contributo di 10 milioni di euro anche grazie al Progetto Aree Interne (altrettanti ne arriveranno con il progetto Aree interne 2.0 già inserito nel Recovery Fund), ragionando sempre in ottica sovracomunale e comprensoriale. Sono fiero di aver contribuito a portare alto il nome della Nostra Unione Montana, sia in Regione che nelle stanze del Governo, arrivando addirittura ad essere nominati come esempio virtuoso in Parlamento. Sono onorato – ha concluso Munari – di essere stato il primo Sindaco di Gallio ad essere contemporaneamente nominato Presidente dell’Unione. È stato per me un grande onore indossare questa Fascia ed essere il Presidente dell’Unione Montana Spettabile Reggenza dei Sette Comuni”.
A.B.