L’Altopiano dei Sette Comuni ha dato il benvenuto al nuovo anno con temperature straordinariamente basse, stabilendo record di freddo che testimoniano la severità dell’inverno in corso. Secondo i dati rilevati dalle stazioni meteorologiche ARPAV, il freddo intenso ha colpito in particolare le zone più settentrionali dell’altopiano, con punte estremamente basse in alcune località.

Il giorno più freddo dell’anno: -31,6°C alla Dolina di Campoluzzo

Il 4 gennaio è stato il giorno che ha registrato il picco di gelo per l’Altopiano. In località Rendole, nella piana di Marcesina, il termometro è sceso a -19,9°C, un dato già impressionante. Tuttavia, il record assoluto è stato segnato nella Dolina di Campoluzzo, un’area vicina al Monte Lozze, da sempre nota per le sue condizioni meteorologiche estreme. Qui, infatti, la temperatura minima ha raggiunto i -31,6°C, consolidando la reputazione dell’Altopiano come una delle zone più fredde d’Italia durante l’inverno.

Altre località registrano valori significativi

Anche nei giorni successivi, altre stazioni meteorologiche dell’Altopiano hanno rilevato temperature da record, seppur meno estreme. Il 5 gennaio, ad esempio, il Monte Lisser ha registrato -5,9°C, mentre sul Monte Verena la colonnina di mercurio è scesa a -10,2°C. Questi valori confermano la presenza di un inverno rigido in tutta la regione, che sta facendo sentire il suo peso nelle località montane.

L’attesa per la neve e gli impianti sciistici

Nonostante il gelo estremo, gli operatori turistici e gli appassionati di sport invernali guardano ora con speranza all’arrivo della neve. L’Altopiano dei Sette Comuni è noto per essere una meta ideale per gli sportivi, e la neve sarebbe fondamentale per garantire il buon andamento della stagione sciistica. Gli impianti sciistici, infatti, attendono con trepidazione un incremento delle precipitazioni, che potrebbe finalmente imbiancare il paesaggio e migliorare le condizioni per gli amanti degli sport sulla neve.

Con l’arrivo di temperature tanto rigide, le autorità e i gestori degli impianti monitorano attentamente l’evoluzione del clima, sperando che il freddo intenso lasci spazio alla tanto attesa neve, indispensabile per il pieno sviluppo della stagione invernale sull’Altopiano.

fonte 7comunionline.it

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