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“Spacciatori di buona famiglia”. Ecco perché scarcerati i tre pusher dell’alto vicentino

Ha destato scalpore per la loro giovane età e per la rete di clientela che si erano costruiti nel tempo, muovendosi vicino alle scuole di Asiago, Torrebelvicino, Schio e Malo, spingendosi fino Isola e Caldogno, dove bastava un whatsapp per ricevere hashish e marijuana.

A.S. 23 anni, G.F 21 anni, E.G.T. anche lui 21 anni, non lavoravano ma avevano capito che vendere fumo poteva essere redditizio. Ragazzi che secondo il gip che ha convalidato l’arresto, rimettendoli subito dopo in libertà, essendo di buona famiglia potranno essere riabilitati grazie al prezioso aiuto delle famiglie, che hanno mostrato collaborazione con le forze dell’ordine.

L’operazione anti-droga era scattata nei giorni scorsi, grazie ad un’indagine dei finanzieri di Asiago, che da tempo tenevano d’occhio gli istituti scolastici dell’altopiano, dove erano estati notati e segnalati strani movimenti.
Ascoltando consumatori giovanissimi che hanno fatto nomi e cognomi dei loro fornitori, è stato possibile per i militari risalire al terzetto che è stato arrestato e trovato in possesso  di 21 mila euro in contanti, oltre a 2 chilogrammi di droga.

La somma di denaro sequestrata era in banconote di piccolo taglio, quindi ritenuta provento dell’attività di spaccio a cui, secondo la guardia di finanza, erano dediti i tre incensurati ed insospettabili.

Per questo graziati con la libertà decisa dal giudice Maria Trenti, davanti alla quale sabato si è svolto l’interrogatorio di garanzia, durante il quale gli indagati hanno deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere.

Le indagini delle fiamme gialle proseguono, al fine di stroncare il giro di spaccio che ha portato all’arresto dei tre, che probabilmente non sarebbero i soli a fornire marijuana e hashish nel comprensorio dell’alto vicentino: diciassette in tutto le perquisizioni domiciliari eseguite in abitazioni e scuole, con l’aiuto del cane antidroga Zack.
di Redazione AltovicentinOnline