Impossibile arrivare a Rotzo e non notare subito che il paese e l’intero comprensorio circostante è ben fornito di una nuova tabellazione dal colore rosso acceso.
Le accattivanti installazioni che da qualche tempo agevolano le escursioni di avventori e appassionati di montagna in cerca di scoprire la storia e le origini di un dato luogo, rientrano nel progetto di rilancio turistico fortemente voluto dall’amministrazione comunale di Rotzo ufficialmente inaugurato nei giorni scorsi anche grazie al sito internet https://ecomuseosettecomuni.it/, un nuovo portale interattivo ricco di informazioni e di contenuti che saranno via via implementati.
Una visione alternativa a quella dei grandi eventi, un turismo sostenibile fatto di riscoperta di nomi e suoni che sono fondamento di una tradizione molto radicata nell’animo ancora un po’ rurale di una comunità altopianese fiera e intraprendente, non disposta a dimenticare il suo passato ma al contrario fortemente intenzionata a rivalutarlo e valorizzarlo anche ad uso dei giovani del posto.
Grande soddisfazione del Vicesindaco Caterina Zancanaro, da sempre fervida sostenitrice di questo nuovo modo di affacciarsi nel mondo del turismo montano: “La nostra proposta vuole dar corpo alla storia del nostro territorio che incontra l’ambiente in un connubio a nostro avviso vincente: visitare e comprendere la storia che vive dietro ai nomi delle nostre contrade, delle vie e dei luoghi naturalistici della nostra montagna. C’è molto entusiasmo intorno a questo progetto che naturalmente valorizza anche il nostro sito archeologico: la gente si ferma , chiede. Siamo veramente contenti di questa partenza”.
“Non mancheranno anche i momenti musicali e le serate di cultura e approfondimento” – prosegue il Vicesindaco e Assessore al Turismo -“purtroppo causa emergenza pandemica non potremo proporre la tradizionale Festa della Patata, ma i vari appuntamenti in calendario siamo certi faranno comunque la gioia di quanti vorranno apprezzare il nostro territorio lontani dalla frenesia del quotidiano, immersi nella pace e nel verde silenzio dei nostri monti”.
Marco Zorzi