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Rotzo. Il maestro Spagnolo scioglie la riserva: ‘Mi candido per rispetto verso Aldo’

Si è animata proprio al fotofinish la competizione elettorale nella piccola ma vivace Comunità di Rotzo, 662 abitanti appena, ancora provata dalla prematura  e tragica scomparsa del Sindaco in carica Aldo Pellizzari.

E se una lista delle tre che concorreranno alle Comunali previste per domenica 3 e lunedì 4 ottobre ha trovato in Lucio Spagnolo il candidato Sindaco lo si deve proprio a Pellizzari, grande amico di Spagnolo e suo vice nel mandato 2011 – 2015.

“Un gesto di affetto e di stima profonda verso un galantuomo che tanto si è speso per Rotzo” precisa Spagnolo che il Sindaco lo ha già fatto per due volte e che dopo l’ultima tornata aveva deciso di attaccare le scarpette al chiodo. “Quando ho appreso quello che era successo ad Aldo, mi è crollato tutto addosso. Assieme al dolore per la perdita di una persona a me infinitamente cara, lo smarrimento per un cammino amministrativo che rischiava di rimanere interrotto: molti hanno bussato alla mia porta dopo il 27 agosto e lo dico senza voler sembrare retorico, ma è stata una scelta che mi è costata e non poco. Amministrare non è un gioco e richiede massimo impegno e dedizione costante: mi sono fatto coraggio, lo dovevo al sacrificio di Aldo e naturalmente al paese del quale sono tanto fiero”.

Spagnolo, 61 anni, è insegnante alla scuola Primaria ma ci tiene ci si rivolga a lui con un ‘maestro’ come affettuosamente lo chiamano decine di ragazzi e ragazze ex allievi di tutto l’altopiano dove nei quarant’anni di professione ha preso cattedra toccando un po’ tutte le località del comprensorio: sposato con Monica e padre di due figli, Spagnolo è anche Responsabile vicentino per le scuole dei piccoli comuni montani, un progetto teso a sostenere la didattica nella realtà più disagiate.

La lista ‘insieme per Rotzo’ si pone quindi nel segno della continuità anche come candidati consiglieri con molti volti ‘esperti’ già protagonisti delle due ultime compagini amministrative, ma con la voglia anche di una revisione coraggiosa: “Prima di pensare a cose nuove” – dichiara Spagnolo – “dobbiamo saperci fermare ad analizzare dove siamo arrivati. Tanto è stato fatto, ma in qualche caso dobbiamo anche saper guardare con occhio critico, ascoltando e confrontandoci con tutte le categorie e col paese: la considero una necessaria operazione di dialogo e di ascolto che ci farà bene e ci aiuterà a muoverci nella direzione giusta”.

Qualche punto fermo però già c’è e Spagnolo, nonostante pochi giorni per abbozzare il programma e forte di una consolidata esperienza maturata sul campo, dimostra di avere le idee chiare: “Rotzo confina con Luserna e Levico Terme e come tale può accedere ai Fondi Odi: cifre importanti che possono fare la differenza ma che sappiamo essere spendibili solo in opere. Il mio impegno sarà anche quello di cercare di traghettarne un po’ nelle voci di spesa che riguardano il sociale e i servizi, indispensabili per dare sostegno alla nostra gente. Poi certo, oltre al completamento e alla riqualificazione totale dell’area sportiva, sappiamo che c’è carenza di parcheggi, funzionali al supporto di quel turismo che le iniziative della giunta Pellizzari hanno ben rilanciato”.

E proprio su questo tema, con Rotzo divenuta punto di riferimento per appassionati escursionisti e amanti dell’e-bike, Spagnolo e la sua squadra potranno contare sul prezioso apporto di Caterina Zancanaro data per incerta sino all’ultimo ma poi convinta a scendere in pista anche in questa nuova avventura elettorale: come vice ha infatti dimostrato di avere tutte le carte in regola per seguire proprio il rilancio turistico del paese, una spinta ‘dolce’ ed ecosostenibile. Ma non per questo meno efficace.

Non meno importanti anche i rapporti con gli altri sei municipi altopianesi, spesso apparsi in conflitto tra loro e in difficoltà anche nel far sintesi di fronte a sfide che dovrebbero essere comuni: “In realtà ho buoni rapporti con tutti, in qualche caso c’è anche amicizia personale. Quando venni eletto Presidente della Spettabile Reggenza, nel 2009, ottenni 23 voti su 24. Il ventiquattresimo era il mio: non lo dico per lodarmi, ma ho sempre rispettato tutti e credo la cosa sia reciproca. Poi chiariamo una cosa: nel riconoscimento delle individualità, non abbiamo alternative al lavorare uniti, noi come piccolo comune, ma penso alla fine un po’ tutti.

Marco Zorzi