“Le malghe delle montagne vicentine, che da qualche settimana hanno aperto i battenti, rappresentano un insostituibile presidio del territorio, ma anche un luogo di incontro e svago dove è possibile trascorrere dei momenti all’aria aperta in assoluta allegria, tra amici o in famiglia”. Con queste parole Ilaria Pizzolato, delegata di Giovani Impresa Vicenza, commenta la giornata trascorsa ieri sabato 8 luglio, all’Agriturismo Malga Pusterle a Roana, in occasione dell’evento “Andiamo… in malga” messo a punto in collaborazione con Onaf, l’Organizzazione nazionale assaggiatori di formaggi.
Laboratori didattici, degustazioni guidate di formaggi di malga e birre locali, ma anche tanto divertimento sono stati gli ingredienti in malga, dove non si è potuto non apprezzare lo straordinario lavoro che i malghesi quotidianamente fanno, non solo producendo straordinari formaggi, ma anche prendendosi cura di un territorio che, altrimenti, cadrebbe nell’abbandono, in quanto le malghe attirano turismo, quindi contribuiscono a far conoscere località spesso amene e, soprattutto a fare da volano all’economia locale.
Gli animali al pascolo nei prati fioriti dell’Altopiano hanno riportato in primo piano altri due importanti concetti: la liberà di pascolare ed il benessere animale, strettamente connessi.
“Gli animali in malga sono liberi di pascolare e cibarsi della straordinaria varietà di essenze che caratterizzano il territorio – aggiunge la delegata Pizzolato – e questo si riflette sulle caratteristiche del prodotto finale, il formaggio. Inoltre, è innegabile che per gli animali andare in malga è come godersi una meritata vacanza, respirando all’aria aperta e trascorrendo gran parte del tempo in un ambiente decisamente diverso dalla stalla”.
Nel corso della giornata a Malga Pusterle è stata tagliata una forma speciale di Asiago Dop, la cui degustazione è stata sapientemente accompagnata da Laura Veronese, maestra assaggiatrice Onaf, che ha condotto i partecipanti all’evento in una sorta di viaggio olfattivo e degustativo, per comprendere come il formaggio vada contemplato, prima ancora che essere assaggiato.