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Pd all’attacco: ‘Zaia prenda distanze dal 25 aprile di Donazzan’

L’assessore regionale al Lavoro Elena Donazzan (Fdi) torna nel mirino del Partito democratico, per aver passato domenica 25 aprile, la Festa della Liberazione, commemorando sul monte Corno 13 militi del Corpo di sicurezza trentino e un sergente tedesco che parteciparono al massacro della Lore, dove furono uccisi sei partigiani.

“Festeggiare il 25 aprile rendendo omaggio alle milizie naziste del Corpo di sicurezza trentino (Cst) e’ uno spettacolo indecente, una squallida provocazione che i veneti non si meritano”, attaccano i consiglieri Giacomo Possamai, Anna Maria Bigon, Vanessa Camani, Jonatan Montanariello, Andrea Zanoni e Francesca Zottis. “Domenica si celebrava la ritrovata liberta’ del nostro Paese, dopo oltre 20 anni di dittatura e oppressione. È vergognoso parlare di pari dignita’ tra chi ha gettato l’Italia nel nel baratro ed e’ stato complice della Shoah e chi ha sacrificato la propria vita per riscattarla. La storia, nonostante i maldestri tentativi di Donazzan, non si puo’ riscrivere”, continuano i dem, che chiedono al presidente della Regione Veneto Luca Zaia e alla sua maggioranza di prendere le distanze”.

ARTICOLO UNO: DONAZZAN BRILLA PER ARROGANZA E IGNORANZA

L’assessore regionale al Lavoro del Veneto, Elena Donazzan  “disconosce la storia della sua terra mostrando arroganza ed ignoranza”, e il presidente della Regione Luca Zaia “non puo’ continuare a far finta di nulla”, ma deve invece “rimuoverla dal suo incarico”. Lo affermano il segretario di Articolo Uno del Veneto, Gabriele Scaramuzza, la segretaria di Articolo Uno Vicenza, Delizia Catrini e il segretario di Articolo Uno Bassano del Grappa Mauro Beraldin, che attaccano Donazzan per aver passato il 25 aprile sul monte Corno, dove sono stati infoibati 13 militi del Corpo di sicurezza trentino e un sergente tedesco. “È grave che le istituzioni abbiano rappresentati che del fascismo ne fanno un vanto, perche’ non puo’ essere altro che farsi vanto del proprio essere ancora testardamente dalla parte sbagliata l’unica ragione che puo’ portare una politica a celebrare l’infoibamento di alcuni soldati tedeschi proprio nel giorno della liberazione”, sostengono gli esponenti di Articolo Uno. “Nel giorno in cui si ricorda la gente che ha dato la sua vita in modo tragico e violento per portarci la democrazia che permette a lei di poterne fare scempio. Non esiste un altro 25 aprile, tutto cio’ che non e’ celebrazione della liberta’ conquistata e’ supportare il fascismo, decretato illegale nella nostra Costituzione”. E quindi “chiediamo al presidente ZAIA, ancora una volta, di rimuovere finalmente l’assessora Donazzan dall’incarico. Ricordiamo al presidente della Regione Veneto che deve scegliere da che parte stare, proprio come ci insegna la storia del 25 aprile”, concludono Scaramuzza, Catrini e Beraldin.

Lusiana. Polemica per il 25 aprile di Elena Donazzan: “Ricorda i nazisti”