Asiago, la città dei volantini al vetriolo. Sono affissi ovunque, spuntati come funghi, e attirano l’attenzione con la frase “Non venite ad Asiago”. La foto di una donna con la valigia in mano incuriosisce e spinge a saperne di più, così da leggere il testo accanto. L’ anonimo invita i turisti a scegliere altra meta turistica che non sia nei 7 comuni perché, come spiega l’autore, “questi luoghi sarebbero gestiti da dei clan”, tutti con lo stesso cognome, tirando in ballo anche il sindaco di Asiago Roberto Rigoni Stern.
La lettera parla di “discriminazione verso chi non è residente, di favoritismi concessi ai soliti”: “Troppi episodi per elencali tutti. Dalle multe che piovono se solo attraversi la strada per un informazione in sosta temporanea (come successo a me) ma condonate a chi ha qui attività commerciale e parcheggia full time senza tagliando lungo il corso principale”. Chi si è preso la briga di stampare i volantini non risparmia nemmeno i commercianti asiaghesi che “ti ignorano, ti lasciano attendere senza giustificazione, magari per dare la precedenza a un compaesano”. E ancora, sempre riferito ai negozianti: “non regalano un sorriso, una gentilezza anzi ti trattano come un sorvegliato speciale perché noi cosiddetti ‘foresti gialletti’ e quant’altro siamo anche sospettati di rubare come i rom.”.
Parole dure che descrivono una comunità che accetta una setta di elìte, chiamate “le mosche bianche” e una di serie B. Una batosta per il Comune, proprio in questo periodo in cui le presenze sono incrementate per via del caldo afoso di questi giorni. Fino a metà luglio infatti gli affari erano a rilento, si temeva per una fase di stallo, fino a quando le temperature bollenti derivanti da El Niño, il fenomeno periodico legato all’incremento delle temperature dell’Oceano Pacifico, che sta portando in Italia questo caldo record, ha fatto fare marcia indietro a molti turisti che hanno iniziato ad apprezzare sempre più le montagne dell’Altopiano, scegliendola come meta per l’estate. Il Corriere della Sera, a tal proposito, ha dedicato un ampio servizio ad Asiago, che ora ritorna sulle prime pagine dei giornali per questi volantini, i cui contenuti vengono condivisi da molti “foresti”. Questa brutta nomea la bellissima Asiago l’ha sempre avuta e qualcuno deve aver fatto arrabbiare veramente tanto l’autore dei volantini.
Insomma, non c’è mai pace per Asiago che non moltissimo tempo fa, finì su tutti i quotidiani nazionali per il cartello di un commerciante che cercava diciottenni libere da impegni.
L.S.B.