L’artista dell’Altopiano di Asiago, Marco Martalar, ha colpito ancora, stavolta con una nuova imponente scultura: un orso realizzato interamente in legno. Martalar, già noto per il celebre Drago Vaia, una scultura che ha attirato visitatori da tutta Italia e oltre, continua a lasciare il segno nel mondo dell’arte con opere che nascono dalla natura e dialogano con essa.
Il Drago Vaia, costruito con legno recuperato dagli alberi abbattuti dalla tempesta Vaia, è diventato un simbolo di rinascita e di speranza per la comunità dell’Altopiano dei Sette Comuni. Purtroppo, il Drago originale è stato distrutto in un incendio doloso, ma Martalar non si è fermato e ha ricostruito una nuova versione, continuando a lavorare con passione e determinazione.
Ora, lo scultore ha presentato la sua nuova creazione: un maestoso orso, realizzato con la stessa tecnica del Drago, che già sta facendo discutere e attirando l’attenzione. La scultura dell’orso, come le sue precedenti opere, vuole essere un inno alla natura e alla sua resilienza, un tema caro all’artista che ha dedicato gran parte della sua carriera a trasformare in arte le ferite del paesaggio montano.
Tuttavia, questa nuova opera ha suscitato forti polemiche, in particolare per la sua collocazione in una zona già colpita da attacchi di orsi contro l’uomo. L’orso di legno è stato eretto vicino a Molveno, una località non lontana dalla Val di Sole, dove nel 2023 un giovane, Andrea Papi, è stato ucciso da un’orsa. La famiglia del giovane ha criticato l’iniziativa, giudicandola insensibile e inappropriata, una scelta che, a loro avviso, riapre ferite ancora vive.
Queste critiche non si sono limitate a discussioni pacifiche; Martalar ha infatti denunciato di aver ricevuto minacce di morte e insulti sui social, tanto da spingerlo a prendere misure di sicurezza per proteggere la scultura da possibili atti vandalici, come l’installazione di estintori automatici e telecamere di sorveglianza.
Indiscutibile il fatto che il lavoro di Marco Martalar sia un esempio di come l’arte possa nascere da materiali semplici, trasformando il dolore della distruzione in bellezza e simbolo di resistenza. La sua ultima opera, l’orso di legno, si inserisce nel contesto del parco SelvArt a Mezzaselva di Roana, un luogo che Martalar ha contribuito a far crescere come un laboratorio di land art a cielo aperto.
Con questa nuova scultura, Martalar continua il suo percorso artistico e umano, rendendo omaggio alla natura che lo ispira e lo circonda, e ancora una volta riesce a sorprendere e a far riflettere sulla fragile bellezza del nostro ambiente.
Laura San Brunone