“La memoria non è di destra o di sinistra, di centro, progressista o conservatrice: la memoria è la nostra storia. La memoria, com’ebbe a dire Mario Rigoni Stern, è determinante: l’uomo che non ha memoria è un pover’uomo. La memoria della Shoà ci lascia sgomenti, è una memoria dolorosa ma ciò non di meno ci arricchisce e ci arricchisce nel silenzio che sentiamo calare dentro di noi davanti a milioni di morti innocenti”.
Roberto Ciambetti, Presidente del Consiglio regionale del Veneto, ha partecipato alla Cerimonia della Giornata della memoria al Ghetto di Venezia. “Domani in Consiglio regionale approveremo il progetto di legge varato la scorsa settimana dalla VI Commissione teso a creare sempre più maggior consapevolezza sulla Shoa – ha detto Ciambetti – perché la memoria non è affare di un solo giorno, ma è conquista quotidiana e conoscenza. Abbiamo bisogno di una cultura della memoria e a maggior ragione in un’epoca dove il sonno dell’ignoranza crea mostri, dalla rimozione di quanto accadde al negazionismo. Sono trascorsi 75 anni dalla liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, quando divenne visibile in tutta la sua infamia l’orrore dello sterminio sistematico in quello che è stato il più grande assassinio di massa mai perpetrato nella storia dell’umanità: il peso di quell’infamia e di quell’orrore non sono stati di certo scalfiti, anzi, dal tempo ma ciò non di meno occorre diffondere, soprattutto tra i più giovani, lo conoscenza di quanto accadde dopo le Leggi razziali, le deportazioni, le delazioni, le camere a gas, il genocidio.”
“Domani, martedì 28 gennaio, in Consiglio Regionale si discuterà la Risoluzione n. 123, che ho depositato a novembre , e con la quale, se sarà approvata, il Veneto esprimerà la propria adesione alla mozione proposta in Parlamento dall’On. Liliana Segre per istituire una Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza”
Ne dà notizia la consigliera regionale Patrizia Bartelle (Italia in Comune), che aggiunge “confido in una approvazione unanime per l’importanza del tema, perché tutti i consiglieri di Minoranza hanno già sottoscritto la Risoluzione e alla luce del recente deposito del Progetto di Legge regionale in materia di ‘iniziative per la conoscenza della Shoà e per il Giorno della Memoria’. A prima firma del Gruppo Zaia Presidente e sottoscritto da numerosi colleghi anche della Maggioranza”.
“Il territorio ha già dato dei segnali inequivocabili – ricorda la consigliera regionale – dato che sono numerosi i Comuni, tra cui Rovigo e Occhiobello, che hanno conferito all’On. Liliana Segre la cittadinanza onoraria, e la Provincia di Rovigo ha già espresso il proprio voto a favore della mozione depositata in parlamento dalla Senatrice“.
“Sono particolarmente onorata – conclude Patrizia Bartelle – del fatto che la discussione avverrà all’indomani delle celebrazioni della Giornata della Memoria,questo renderebbe l’approvazione della Risoluzione ancora più importante, dato che, come recentemente ribadito dall’On. Segre in persona, non bisogna ‘mai disgiungere la lotta all’antisemitismo dalla più generale ripulsa del razzismo e del pregiudizio che cataloga le persone in base alle origini, alle caratteristiche fisiche, sessuali, culturali o religiose’”.
‘L’odio attraverso i social: c’è da riflettere’
“Come ormai ogni 27 gennaio commemoriamo le vittime dell’Olocausto che tra il 1938 ed il 1945 furono trascinati allo sterminio da parte dei nazisti; uno tra i capitoli più cupi della nostra storia e del nostro vissuto, un orrore senza fine. Sono passati 75 anni, ormai, dall’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, ma ci furono anche Mauthausen, Flossenburg, Dachau e molti altri lager minori, verso i quali treni carichi di ebrei che non avrebbero mai più fatto ritorno a casa, arrivavano ogni giorno. E dobbiamo ricordare tutto questo così, esattamente come è accaduto; dobbiamo farci carico morale degli efferati crimini che si sono perpetrati con l’antisemitismo, l’omertà e l’indifferenza di un clima di odio dilagante in Europa. Solo mantenendo viva la memoria, possiamo creare gli anticorpi contro il ripetersi di crimini come questo”. Sono le parole di Silvia Rizzotto, capogruppo in Consiglio regionale del Veneto della Lista Zaia, per la Giornata della Memoria, in ricordo delle vittime di antisemitismo nel 75esimo anniversario della liberazione dei superstiti del campo di concentramento di Auschwitz.
“Purtroppo anche il nostro Paese, in quegli anni, non fu esente da colpe e provvedimenti legislativi che resero la vita degli ebrei impossibile: dei treni che partivano ogni giorno dalla stazione di Milano Centrale, dal famoso ‘binario 21’, ne abbiamo sentito parlare tutti. E ancora oggi, ahimè, in un’epoca dove i social spadroneggiano e dove l’individuo si può nascondere dietro una maschera, i sentimenti di odio, rancore, invidia e rabbia sono sempre dietro l’angolo; i famosi haters o ‘odiatori da tastiera’ ce lo ricordano tutti i giorni. E allora – chiude la Rizzotto – dobbiamo fare tutti una riflessione profonda e dare il giusto valore e significato a questa giornata commemorativa; per altri 75 anni ed oltre. Perché la memoria è un raccolto pregevole di tutte le vicende umane, anche quelle che non vorremmo mai ricordare. E la memoria storica di quei fatti, ci ricorda che dobbiamo rimanere umani e non diventare bestie