Il perdurare della crisi idrica che sta colpendo la Regione Veneto ha spinto l’Amministrazione Comunale di Gallio ad emettere ordinanza finalizzata a sensibilizzare i cittadini sui comportamenti da tenere per un miglior risparmio idrico.
L’ordinanza, che prevede alcune limitazioni, cerca di prevenire possibili e probabili razionamenti di acqua che potrebbero colpire Gallio e l’Altopiano nei prossimi mesi,
quando la richiesta di approvvigionamento sarà destinata ad aumentare per il flusso turistico.
L’attuale carenza di acqua riporta a galla un’idea lanciata proprio dal Sindaco Emanuele Munari quando era presidente dell’Unione Montana, che prevedeva la realizzazione in quota di piccoli invasi in alcune zone dell’Altopiano per evitare la dispersione di acqua dovuta alla conformazione carsica del territorio, e renderla disponibile ed immediatamente fruibile anche in casi di emergenza: “I bacini, oltre a supportare le situazioni di emergenza come gli incendi potrebbero essere anche utilizzati per le malghe, o per l’innevamento artificiale, senza contare che potrebbero avere un valore anche dal punto di vista turistico, come già succede in Alto Adige dove piccoli invasi, se ben curati e mantenuti, diventano delle vere e
proprie attrazioni turistiche e creano indotto economico – spiega il primo cittadino – .Questa proposta, tanto criticata e schernita allora, torna oggi prepotentemente di
attualità se pensiamo allo stato attuale dei corsi d’acqua, alla carenza di precipitazioni che si sta verificando da mesi e dagli incendi che hanno colpito le zone di Stoccareddo e Foza giusto qualche mese fa, sfiorando gli abitati. La presenza di invasi d’acqua certo non risolverebbe completamente le difficoltà, ma sicuramente sarebbe di grande aiuto e ci permetterebbe di preservare e salvaguardare l’acqua, l’oro del terzo millennio, dando all’Altopiano una maggior autonomia idrica”.
L’Amministrazione Comunale, invita la cittadinanza ad utilizzare con parsimonia le risorse idriche ed evitare comportamenti scorretti che ne comportano lo spreco.
“Ci auguriamo di non dover arrivare, nei mesi di luglio e agosto, ad un razionamento forzato” , conclude Emanuele Munari.
Ecco l’ordinanza