Si consuma attorno agli impianti del comprensorio di Valbella e delle Melette l’ennesimo episodio della lotta senza quartiere tra la minoranza galliese e il Sindaco Emanuele Munari.
Da lungo tempo infatti il paese dei Sette Comuni vive nella tensione di un dibattito politico che non pago delle diatribe interne al Consiglio Comunale, si accende nei social e nei giornali a suon di comunicati e di video, con parole e accuse al vetriolo che sembrano non trascurare nemmeno le stoccate personali in una disfida più unica che rara tra tutti i Comuni del comprensorio dove per quanto vivace il confronto politico si contiene entro certi limiti.
“Come minoranza” – recita il comunicato del gruppo timonato da Andrea Pinaroli – “ci dissociamo totalmente dal voler politicizzare l’azione di una società di capitali a cui tanti cittadini di Gallio non senza sforzi e fatica hanno dato il loro contributo in ragione di un interesse collettivo e dunque la stessa deve esser diretta e gestita come tutte le società per azioni del mondo e dunque al di fuori della politica.
Da questo punto siamo felici che sia stata eletta Giulia Gianesini anche per una questione di ‘quote rosa’. Ciò che francamente come minoranza non riusciamo a capire è come il Sindaco tanto si sia ‘inalberato’ per gli esiti dell’assemblea invece di preoccuparsi che il comprensorio abbia tutte le carte in regola per essere pienamente competitivo sul mercato. In maniera “istituzionale” la Minoranza in uno degli ultimi consigli comunali ha presentato una composita interpellanza tendente a capire il perché la pista Kust – Kruslawa sia ancora chiusa, perché non siano state ancora tolti gli abeti divelti da Vaja nei pressi delle piste. Ci sembra pure di aver capito che per la conclusione dei lavori del ponte sia intervenuta la Soc. Melette Srl con finanza propria.
Chiediamo al Sindaco: dove sono i progetti per l’innevamento artificiale che come abbiamo detto sopra è il primo e più importante compito della società specialmente nelle occasioni in cui la neve venisse a mancare? I progetti li deve fare il Comune e non la società in quanto il comune è proprietario dei terreni mentre gli impianti sono dati in concessione. Lo stesso discorso vale per i bacini idrici, le risorse ci sono.
A noi la politica interessa, ma non entriamo nella politica della Società Melette S.r.l. : il Sindaco nel video apparso sui social sembra aver perso la testa, appare poco equilibrato e sereno, forse ha dei problemi personali perché solo così si potrebbero spiegare le farneticanti dichiarazioni rese”.
Molto diverso l’approccio del Sindaco, stanco di un tiro al bersaglio che travalica il ruolo amministrativo per colpire l’uomo: “La cosa va avanti da anni” – commenta Munari – “ma io sono sereno. Ad ogni attacco anzichè ferire me, danneggiano loro stessi: mi sento molto sostenuto dalla gente, sia pubblicamente che in privato e questo è ciò che conta. L’odio lo lascio coltivare a loro: e se intervengo, sia chiaro, è perchè spesso il loro fare dissennato fa del male al paese, come nel caso delle Melette con l’imboscata Pino Rossi – Giorgio Tagliaro dove si svilisce l’impegno di imprenditori seri che investono i loro denari nel territorio. Mi sembra di vivere una soap opera, fatta di continui colpi di scena e con attori però un po’ scadenti, pronti persino a mettere in campo compagne e familiari pur di tentare chissà cosa. Ma vi pare una cosa seria? Con che coraggio attribuiscono a me la politicizzazione di una società privata? Se ne facciano una ragione e si mettano una mano nella coscienza: io resto al mio posto, con la responsabilità e il massimo impegno del quale sono capace. Di mese in mese mentre lor signori si affannano a confezionare strategie di vendetta, la mia ammnistrazione porta a casa risultati e conclude opere che sono sotto gli occhi di tutti. Le beghe, le offese, le polemiche fatte su ogni singolo aspetto della vita amministrativa in modo specioso, li allonatana dai galliesi ancora di più palesandoli per ciò che sono veramente”.
Parole scandite a chiare lettere anche nel corso dell’ultimo consiglio dove Munari ha invitato ancora una volta la minoranza a studiare invece di offendere: “Siamo convinti” – conclude al contrario Pinaroli a nome della compagine dell’opposizione – “di aver sempre agito in modo lineare, portando prima le nostre argomentazione nel dibattito consiliare e solo poi esternandole pubblicamente come è giusto che sia. Forse non saremo social come il Sindaco, ma la verità è che il nostro impegno costante ha aperto una crepa nell’opinione dei nostri concittadini, forse non così più tanto disposti a farsi buttare fumo negli occhi. E ridadisco che come abbiamo operato affinchè Munari non fosse più a capo della Spettabile Reggenza, altrettanto faremo finchè Gallio non avrà un degno rappresentante capace di risollevare le sorti di una comunità sempre più allo sbando”.
Marco Zorzi