Ha scatenato un putiferio la decisione del sindaco di Foza Bruno Oro di negare il patrocinio del Comune alla commemorazione dell’eccidio nazifascista e i sindacati di Cgil Vicenza hanno condannato il gesto definendolo “Un fatto gravissimo”.
Ma dal primo cittadino la replica è netta: “Non c’era nessuna intenzione di non commemorare l’eccidio, avevo solo chiesto il rinvio della celebrazione perchè ero in ospedale. In pratica è stato un disguido burocratico e chi mi accusa di avere ritirato il patrocinio sbaglia, perchè il patrocinio non era mai stato dato quindi non si sarebbe potuto togliere qualcosa che non c’è”.
Infatti la commemorazione dell’eccidio è stata fatta senza intoppi. Il giorno nefasto, nel quale erano morte 7 persone, era accaduto il 18 ottobre 1944 in un trinceramento residuo della prima guerra mondiale che si trova vicino all’altura dove sorge la chiesa di San Francesco. A commemorare il gesto ci hanno pensato cittadini e associazioni partigiane, ma la mancanza della firma del primo cittadino ha fatto insorgere le forze sindacali: “La Cgil di Vicenza nell’esprimere solidarietà ai familiari ed alla comunità di Foza per
“Le cose non stanno così – ha spiegato Bruno Oro – In quei giorni io ero all’ospedale perchè mi ero fatto male e un dipendente ha firmato alcune carte anche se non avrebbe dovuto, in quanto a farlo devono essere gli amministratori. Non mi interessa trovare un capro espiatorio comunque, perchè di fatto, per creare una contestazione, è stato tirato in ballo un patrocinio che non c’è mai stato ed è stato detto che avrei voluto negare la commemorazione quando non è assolutamente vero. Auspico – ha concluso – che se ci dovessero essere situazioni simili in futuro ci sia anche l’intenzione di collaborare in maniera costruttiva”.
A.B.