La questione è annosa ma la comunicazione di pochi giorni fa è arrivata come l’ennesima tegola in testa a chi sperava che in questo strano inverno ci fosse posto per una ripresa delle normali attività del Centro Fondo Enego Marcesina: “Quest’anno la nostra scuola sci non sarà operativa causa mancata apertura della struttura del Centro Fondo con annesso noleggio, elemento strettamente correlato alla nostra attività” ha comunicato laconicamente lo staff dei maestri di sci capeggiati dalla Direttrice Giulia Francescato.
Parole che hanno dato una spiegazione ‘dovuta’ ai tanti che si aspettavano di gustare in modo ‘attrezzato’ uno dei panorami più belli dell’Altopiano dei Sette Comuni, ma che allo stesso tempo si tengono a debita distanza dalle feroci polemiche che seguono il mancato affidamento dello struttura da parte del comune di Enego, ente proprietario: “Noi siamo l’ultimo anello della catena” – spiega la direttrice ammettendo che fortunatamente la gran parte dei maestri vive di un altro lavoro – “ma è chiaro che l’amarezza c’è. Poi è corretto dire che la faccenda è piuttosto complessa, mettersi a cercare colpe e colpevoli ha poco senso e in ogni caso è proprio quello che non vogliamo: speriamo solo in tempi migliori”.
Di fatto dal 2019 il Comune è alle prese con il problema della gestione delle piste e dello stabile dislocato alla partenza che funge anche da bar, punto servizi igienici e ricovero attrezzi: un contenzioso con il precedente gestore al quale, in tempi recenti, il giudice avrebbe intimato lo sgombero dei locali: “Al netto di polemiche e critiche che abbiamo ricevuto e delle quali sono ben conscio, comprese quelle strumentali” – spiega invece il Sindaco Ivo Boscardin – “va detto che la faccenda purtroppo non è semplice e che come amministrazione abbiamo sempre cercato di fare il meglio per il nostro territorio anche se non sempre questo viene compreso. Dei tre soggetti che si sono presentati per il bando di gestione, nessuno rispondeva a pieno ai requisiti richiesti e ben esplicitati nella lettera di invito: segnalo al proposito che il giudizio di ‘inidoneità’ è arrivato da una commissione tecnica che ben ha ponderato il tutto. Vorrei essere molto chiaro: si fa presto a dire che la struttura andava affidata senza tante storie e che il comune in tutto questo non aiuta alla risoluzione, ma la realtà è che il futuro che immagino per il Centro Fondo è di una struttura polifunzionale e polisportiva, aperta 365 giorni l’anno, attrattiva e fruibile oltre che capace di fornire una progettualità che copra almeno un decennio. Che amministratori saremmo se non volessimo il massimo possibile anche se oggi questo significa pazientare ancora un po’ “?
M.Z.