Essere un alpino significa incarnare valori di coraggio, sacrificio e amor di patria, tramandati di generazione in generazione. Questa tradizione di dedizione e forza d’animo è viva e presente sull’Altopiano di Asiago, dove la storia degli alpini continua a ispirare giovani come Simone Rovelli.
Tutto ha avuto inizio nell’agosto del 2022 al Rifugio Tenente Cecchin nella Chiesetta del Lozze sull’Ortigara, dove un momento di grande significato ha avuto luogo. Il “Vecio Alpino” Antonio brindava al giovane “Bocia” Simone, che stava per affrontare il concorso per entrare nell’Esercito Italiano come Volontario in Ferma Triennale, con la speranza di unirsi agli Alpini.
A distanza di poco più di un’anno, il 29 ottobre 2023, il padre di Simone, Ruggero, ha poi deciso di scrivere il seguente post su Facebook: “Carissimi, vi chiedo una mano per far arrivare un messaggio al ‘Vecio Alpino’ che vedete in foto con mio figlio Simone alla Baita Alpina vicino alla Chiesetta del Lozze. La foto è dell’agosto del 2022, quando mio figlio Simone, complice l’emozione della Storia del drammatico sacrificio degli Alpini sul Monte Ortigara, decise che avrebbe fatto di tutto per diventare un alpino.”
Il brindisi tra Antonio e Simone si è rivelato di ottimo auspicio perché il giovane, ispirato dalla storia e dall’incoraggiamento di del saggio alpino, è riuscito a completare con successo il percorso per diventare un alpino. Dopo aver superato tre mesi di addestramento al 17° Reggimento Addestramento Volontari, dove ha giurato fedeltà alla patria, Simone é stato incorporato il 1° novembre 2023.
Due anni dopo quel brindisi sull’Ortigara, il gruppo è riuscito a rintracciare Antonio tramite una persona interposta, per informarlo del successo di Simone. In uno scambio emozionante di video, Antonio si è congratulato con il giovane dicendogli: “Sono contento che sei diventato alpino, complimenti, fa onore all’Associazione Alpini nazionale, ANA. Sto lavorando con i ragazzi di ‘Ci sto? Affare fatica!’, diamo una mano. Ti aspetto a fine agosto in Ortigara.” e Simone ha risposto: “Ciao Antonio, grazie del videomessaggio, è stato un piacere, ci vedremo sicuramente ad agosto su ad Asiago per una bella camminata sull’Ortigara.”
Questa vicenda non è solo un racconto di un giovane che realizza il suo sogno, ma anche un tributo alla passione per la storia e i valori degli alpini che continua a vivere nelle nuove generazioni. Per Antonio, vedere Simone indossare con orgoglio il cappello alpino è stato un momento di grande soddisfazione e speranza per il futuro. Per Simone, diventare un alpino non è solo un traguardo personale, ma un modo per onorare gli insegnamenti e l’eredità dei ‘vecchi alpini’ come Antonio.
Questa storia, che si svolge tra le montagne dell’Ortigara, testimonia la forza delle connessioni umane e il potere dell’ispirazione. Anche al giorno d’oggi, i valori degli alpini continuano a essere un faro per i giovani che scelgono di servire il proprio paese con onore e dedizione.
Laura San Brunone
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