E’ tornata quasi alla piena occupazione la  casa di Riposo di Asiago, dopo i due anni difficili di pandemia che tutte le rsa hanno dovuto affrontare. Sono 64 i posti disponibili, 4 per autosufficienti e 60 per non autosufficienti, dei quali soltanto 4 non sono occupati al momento ma, grazie alla possibilità di soggiorni estivi temporanei, vengono di fatto impegnati. Si tratta di un ulteriore segnale di ritorno alla normalità, iniziata già col ritorno delle visite in presenza e l’allentamento, seppur con la massima attenzione, delle restrizioni per il covid. L’estate poi permette di realizzare numerose attività all’aperto nel “giardino” appositamente realizzato davanti alla struttura, che permette di mantenere alta la qualità della vita degli ospiti. E da luglio è in arrivo anche una figura specializzata per attività di musicoterapia a gruppi.

 Sono 28 attualmente le figure impiegate dalla Casa di Riposo di Asiago tra infermieri e operatori dipendenti e altri in convenzione con le coop. La Bassano Solida e Il Faggio. Una struttura che ha resistito alla pandemia e che ora diventa sempre più punto di riferimento per la comunità in piena sicurezza, con la quarta dose di protezione dal covid-19 già somministrata agli ospiti.

“Il riempimento della struttura è un segnale che ci da fiducia per il futuro – commentano il presidente e la direttrice della Casa di Riposo di Asiago, Carlo Arduini e Tania Santi – significa un ulteriore passo verso la normalità dopo questa pandemia che ha messo a dura prova soprattutto le Rsa. Ringraziamo per questo tutti i nostri professionisti e operatori che hanno tenuto duro e sempre più operano in sinergia con la nuova direzione. Da soli non si fa nulla, invece abbiamo a disposizione una squadra piena di passione che si dedica ai nostri nonni facendo il bene della comunità dell’Altopiano. Abbiamo molte idee in mente, continueremo il dialogo con le istituzioni, le scuole materne e a settembre realizzeremo nel nostro piazzale anche una serie di incontri formativi dedicati alla qualità della vita dell’anziano e le sue sfaccettature”.

 

 

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