Non si placano le polemiche sulla vignetta sessista pubblicata la notte di Natale dal consigliere regionale di ‘casa nostra’ Sergio Berlato, che probabilmente non si aspettava un clamore mediatico così eclatante da fare scendere in campo persino uno dei big del giornalismo italiano Enrico Mentana. Probabilmente Belato, appassionato di caccia, che alle ultime urne venete è stato il più acclamato, non pensava di averla fatta così grossa, pubblicando quel ginecologo che visitando le parti intime di una donna, scorge vistose ragnatele.

Apriti cielo, la vignetta fa il giro dello Stivale e Berlato a sua volta, viene preso di mira da  donne e uomini di mezza Italia, tutti offesi per il messaggio subliminale . ‘Dedico questa vignetta – aveva scritto il consigliere regionale in risposta alla raffica di insulti scatenati da una sua foto in pieno stile da cacciatore –  a tutte le signorine animaliste e vegane che in questi giorni mi hanno fatto dono dei loro insulti e delle loro minacce, solo per il fatto che sono un appassionato cacciatore’. Il post è stato rimosso dallo stesso Berlato, che ha spiegato di essere lui la vittima di insulti e addirittura di minacce di morte a cui inizialmente, avrebbe preferito la vignetta del ginecolo per evitare di ricorrere alle vie legali. Ora ha deciso di passare alle vie di fatto a colpi di carta bollata, pubblicando i messaggi eccessivi di animalisti, che sarebbero arrivati a minacciarlo di morte. (La foto degli screen shot in calce all’articolo)

Le reazioni politiche 

Dopo la dura presa di posizione di Rinaldo Sidoli di Alleanza Popolare Ecologista che ha preannunciato un esposto alla Procura di Roma per diffamazione, è stato il turno di Alessia Rotta vicepresidente vicaria del  Pd alla Camera: ‘ Speriamo che  Giorgia Meloni si dissoci’. Non ha avuto mezzi termini nemmeno la senatrice renziana Daniela Sbrollini, che ha condannato la vignetta sulla sua pagina facebook giudicandola sessista e offensiva per tutte le donne.

C’è andato giù pesante  il Forum Donne Articolo Uno: ‘ Berlato entra nella debole schiera di coloro che, quando sono criticati da donne, non reggono il colpo: così pubblica un post vergognoso contro le donne. Niente di nuovo, è in uso fra molti di coloro che bazzicano a destra. Il fatto è che questo signore ricopre un incarico come consigliere regionale. Sostiene di essere stato minacciato e offeso da `signorine animaliste e vegane´. Se è stato offeso e minacciato, il signorino Berlato trova la nostra solidarietà e ha tutto il diritto di rispondere, ma se lo fa offendendo, allora no, il signorino Berlato, non è sulla strada giusta’.

Cristina Guarda vuole le scuse: ‘Mi sento offesa come donna’

 “Stop alle offese contro le donne, Berlato si scusi: non contraddica i doveri di un buon politico e buon cristiano. Il valore di un politico si misura osservando anche come è capace a ricucire i rapporti con la comunità, anche quella a lui più distante: è davvero deludente avere conferma di colleghi che non riescono a trovare altre strategie se non l’offesa per rispondere a critiche o messaggi negativi.”

È così che Cristina Guarda commenta l’increscioso post sessista del rappresentante di Fratelli d’Italia, Sergio Berlato, con cui si è recentemente scontrata durante il dibattito in aula consiliare circa le misure di contenimento della presenza del lupo sulle montagne venete.

“Il fatto è gravissimo specialmente perché arriva da un esponente politico che in quanto componente di una istituzione come il Consiglio regionale, dovrebbe essere di esempio e avere a cuore il Bene Comune, invece di incitare alla divisione. Segnali gli utenti offensivi, inaccettabili, e cambi anzitutto il suo metodo comunicativo se vuole il bene dei Veneti ed Italiani, invece di scegliere la strada dell’umiliazione della donna: una scelta gravissima perché contribuisce a lanciare un pericoloso messaggio di discriminazione di genere, anticamera di violenza verbale o fisica.”

“ ‘Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te’: è il messaggio che dobbiamo accogliere specialmente in questo Santo Natale, da tutti considerato un Giorno di Pace, dedicato al rispetto, a messaggi di speranza e Amore cristiano.”

Azzolin e Liberi a Destra: ‘Voterò Meloni, non si faccia di tutta l’erba un fascio’

“La caccia non è uno sport. Lo sarebbe se anche gli animali avessero un fucile per difendersi. Il sessismo è da cavernicoli; ma (al pari della vignetta, di chi l’ha pubblicata e commentata), mi rattristano le ricche signore (che praticano però un rigoroso understatement di facciata), animaliste dell’ultimo secondo, quelle che strumentalizzano, temi così delicati non per un’autentica sensibilità, ma per cercare una visibilità pseudo-politica o per dar caccia ai fantasmi – scende in campo il consigliere di minoranza del comune di Thiene Christian Azzolin – . E nella loro pantomima, si stracciano la veste, senza accorgersi che è di pelle di volpe … nemmeno tanto furba.  Io tifo per il lupo tanto da averne tatuati in molte parti del corpo.  Ho adottato un gatto trovatello che è la mia gioia infinita.  Da mesi lavoro in silenzio per un’associazione che si batte contro la violenza sulle donne.  E voteró la Meloni.  Non si fa di tutta l’erba un fascio. “
di Redazione AltovicentinOnline

 

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