“È in atto una vera rivoluzione in Veneto nell’organizzazione del sistema sanitario che si avvicina al cittadino: non più una cultura ospedale centrica, ma poggiata sul potenziamento delle strutture territoriali, sulla loro integrazione con gli ospedali, dedicati agli interventi urgenti, e sulla prossimità al domicilio dei pazienti. La popolazione diventa sempre più anziana, spesso è affetta da più patologie, talvolta croniche. È prioritario poter assicurare un’assistenza che garantisca vicinanza al domicilio dei cittadini e una risposta certa alle molteplici necessità”.

Con queste parole l’assessore alla Sanità della Regione del Veneto è intervenuta questa mattina alla posa della prima pietra dell’ospedale e della casa di comunità di Asiago (VI). I progetti, in attuazione del PNRR, missione 6, prevedono la realizzazione di uno dei tre ospedali di Comunità e di una delle 8 nuove realtà di assistenza sanitaria e socio sanitaria previsti nel territorio dell’Azienda Ulss 7 Pedemontana. Un obiettivo che fa parte di un investimento strutturale regionale ancora più ampio, costituito da 99 Case di comunità, i 30 Ospedali di Comunità e 49 COT.

La realizzazione della Casa di Comunità interesserà il primo piano e una porzione del piano terra del distretto sanitario di via Sisemol, con lavori di riqualificazione e manutenzione straordinaria tra opere edili, impianti idro-termo sanitari, impianti elettrici e meccanici per un importo complessivo di 735 mila euro.

Al termine dell’intervento, stimato in 130 giorni, la sede della Casa di Comunità di Asiago accoglierà numerosi servizi: dagli ambulatori dei medici di medicina generale dell’Altopiano di Asiago a quelli delle guardie mediche. Saranno poi presenti il pediatra di famiglia, medici specialisti (tra cui cardiologi, oculisti, geriatri, diabetologi) e un nucleo di infermieri domiciliari. Saranno inoltre previsti il Punto unico di accesso per i servizi amministrativi, gli ambulatori del Servizio Dipendenze, della Salute mentale, il Consultorio familiare.

“Un territorio di montagna, spesso fragile, che lavora molto anche durante la stagione estiva e invernale – ha aggiunto l’assessore – va sostenuto nei servizi, garantendo una presa in carico continuativa. L’Ospedale di Comunità svolge una funzione intermedia tra il domicilio e il ricovero ospedaliero, con l’obiettivo di evitare ricoveri ospedalieri impropri e di favorire dimissioni protette in luoghi più adatti ai fabbisogni assistenziali, di stabilizzazione clinica, di recupero funzionale e dell’autonomia più prossimi al domicilio”.

Gli interventi di manutenzione straordinaria riguarderanno due distinte aree. Una porzione del secondo piano del monoblocco di via Granezza verrà predisposta per accogliere due unità intermedie: l’Ospedale di Comunità con 10 posti letto e un Hospice con tre posti letto. Una porzione del piano terra del vecchio ospedale (ex camera calda), sarà invece ristrutturata per ricavarne un ambulatorio per infusioni oncologiche e il punto prelievi centro trasfusionale.

La durata dei lavori è di 180 giorni e il costo complessivo pari a 460 mila euro.

“Un’altra novità per quanto riguarda l’Altopiano di Asiago – ha sottolineato infine l’assessore – sarà la realizzazione di una foresteria, che diventerà fondamentale nell’ottica di attirare professionisti sanitari affinché possano trovare interessante lavorare in un ambiente di montagna. È proprio pensando al capitale umano che voglio rivolgere il mio ringraziamento agli uomini e alle donne del sistema sanitario, perché sono loro a fare la differenza”.

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