Asiago. Estate da record: in 150mila per ‘Made in Malga’. E Brazzale ‘chiude’ la polemica
Giornalisti Altovicentinonline
Non potevano mancare anche gli ‘Amici di Thiene’ a rallegrare l’ultimo weekend altopianese dedicato ai sapori montani. Le coloratissime creazioni dei volontari thienesi, hanno fatto così capolino tra i banchi del capoluogo dei Sette Comuni annunciando anche l’evento che vedrà Thiene protagonista col classico e immancabile appuntamento in salsa medievale di ottobre.
E c’è stata palpabile soddisfazione anche tra organizzatori e Comune di Asiago per i numeri conquistati dalla 10° edizione di Made in Malga nei due fine settimana di settembre: una kermesse con protagonista la mostra mercato dei prodotti della montagna, formaggi, oltre a degustazioni guidate e laboratori dedicati all’alimento emblema del territorio.
Oltre 150mila i visitatori per l’edizione targata 2022: un numero record che seppellisce così in buona misura anche le polemiche che pur non sono mancate, per i parcheggi selvaggi tra le varie.
Non solo ‘Made in Malga’ però: da giugno in particolare ad Asiago si sono susseguiti incontri e spettacoli con personalità di primo livello. Una vetrina ormai conosciuta e riconoscibile a livello nazionale, possibile grazie alla sinergia dei vari attori in campo, senza dimenticare laboratori e attività per bambini ed escursionisti: “Si è chiusa la decima edizione di Made in Malga” – commenta il Sindaco Roberto Rigoni Stern – “una manifestazione che ha portato sull’Altopiano migliaia di persone ed un enorme indotto economico oltre che un ritorno d’immagine incredibile per Asiago.
Con oggi si chiude una programmazione estiva senza precedenti, davvero straordinaria perché caratterizzata da eventi di altissimo livello e con moltissimi ospiti di prestigio, segno di come il lavoro svolto negli ultimi 15 anni per accrescere il livello dei nostri eventi e l’immagine di Asiago stia dando i suoi frutti. Per fare ciò, ci é voluto un impegno pazzesco, un lavoro immenso di tanti che hanno dedicato tempo e passione per conferire ad Asiago la sua immagine di località turistica di prim’ordine nel panorama delle più importanti stazioni turistiche della montagna nazionale. Ci siamo riusciti. Per questo ringrazio di cuore i consiglieri comunali che hanno condiviso questo percorso, in particolare l’assessore al turismo Nicola Lobbia per aver dedicato energie ed impegno in questi anni, tutto il personale degli uffici turistici comunali”.
Sul caso dell’esclusione dello stand ‘Brazzale’, interviene il patron: ‘Festeggiamo i formaggi senza polemiche’
Acqua sul fuoco della polemica dal noto imprenditore Roberto Brazzale. Ad agitare il primo weekend di ‘Made in Malga’, era apparso un post degli organizzatori a stigmatizzare la presenza non concordata di uno stand proprio della Brazzale SpA. Pur nel rammarico e nella contrarietà per la decisione, è comunque arrivata una sorta di mano tesa: “Made in Malga è nato come evento di marketing territoriale per rendere Asiago la capitale dei formaggi di montagna” – dichiara Brazzale – “qual è e si merita di essere riconosciuta. La nostra azienda, come produttore, stagionatore e distributore di formaggi Asiago DOP e formaggi di malga, aveva aderito con molto entusiasmo alla kermesse.
Purtroppo, per motivi non meglio chiariti, qualche anno fa siamo stati invitati dall’organizzazione a non parteciparvi più. La lista dei partecipanti è decisa a insindacabile giudizio del ‘Comitato di Indirizzo di Made in Malga’ che viene scelto dalla società GURU Comunicazione srl, la quale non deve rendere conto a nessuno del proprio operato.
E’ facile immaginare che abbiano pesato in questa scelta le pressioni di chi non accetta facilmente, per così dire, il pluralismo dei modelli imprenditoriali.
Abbiamo subito quella decisione considerandola contraria al significato e lo scopo della manifestazione dalla quale veniva esclusa un’impresa famigliare che ha radici secolari in Asiago ed opera sull’Altopiano da tempo immemorabile, conosce i pregi dei prodotti di malga, cerca di enfatizzarli con la giusta stagionatura e di farli conoscere e vendere nel mondo, nei sessanta paesi in cui esporta, ma anche nelle proprie reti di vendita al dettaglio in Italia ed all’estero, che contano oltre 1,5 mln di clienti.
Può essere che proprio partendo da un chiarimento che riguardi l’atteggiamento nei confronti di operatori come noi – conclude ancora l’avvocato – “si possa meglio giustificare la riserva dello spazio pubblico del centro di Asiago in un momento dell’anno di grande significato come quello che precede la fine della monticazione, una scelta che non può essere fatta senza tenere in debito conto il reale beneficio che tali organizzatori privati possono portare non solo ai malghesi ma a tutta la collettività asiaghese, a fronte di tutte le possibili alternative.
Viva Asiago e l’Altopiano di Asiago e dei Sette Comuni, le malghe, i malghesi ed i formaggi di malga, un sistema che vogliamo far vivere e valorizzare per le sue straordinarie ed irripetibili caratteristiche”.