Sul display compariva un numero, ma in realtà il quantitativo di carburante che fuoriusciva dalla pompa era inferiore. Nei guai è finito nei giorni scorsi un imprenditore di Asiago, finito nel mirino della Guardia di Finanza, con la sua stazione di via Rendola.
Il blitz è scattato da parte dei militari della tenenza asiaghese che, muniti di uno strumento fornito dalla Camera di Commercio di Vicenza, hanno accertato che non tutte le pompe erano in regola, ma non è stata elevata alcuna sanzione in quanto il quantitativo accertato dai finanzieri rientrerebbe nella soglia di tolleranza ammessa dalla legge. Alle ‘pistole’ di erogazione risultate non regolari sono stati però apposti i sigilli.
di Redazione AltovicentinOnline