Un clima gradevole e un sole di quelli che esaltano il verde brillante di quei monti tanto cari alle penne nere, hanno fatto da corollario perfetto oggi all’ultimo atto della tre giorni dedicata al raduno triveneto degli Alpini.
In migliaia hanno risposto dalle varie sezioni di tutto il nord est per riabbracciare Asiago e quell’Altopiano atteso da due anni: la manifestazione si sarebbe infatti dovuta celebrare nel 2020 in concomitanza con il centenario dalla prima adunata fatta sull’Ortigara nel 1920, ma la pandemia ha congelato tutto sino a oggi quando finalmente la festa è esplosa in tripudio di labari e vessilli sorretti da ‘veci’ di oggi e di ieri.
Niente polemiche o riferimenti particolari anche se fuori dai riflettori sono stati in molti a raccontare col cuore in mano la gioia per la richiesta di archiviazione, da parte della Procura di Rimini, dell’unica denuncia per molestie depositata dopo l’adunata nazionale e arrivata proprio mentre il ritrovo triveneto era ormai al via: quasi un riconciliarsi con quello spirito genuino alla base degli appuntamenti delle penne nere, goderecci sì ma sempre rispettosi e proprio per questo – nelle parole del Presidente nazionale Sebastiano Favero – sempre pronti a isolare la mela marcia.
“E’ stata una manifestazione emozionante che rimarrà nel cuore di tutti noi” – ha dichiarato il Sindaco Roberto Rigoni Stern. “Asiago e l’Altopiano hanno accolto gli alpini con grande senso di rispetto per ciò che essi hanno rappresentato e rappresentano ancora per la nostra terra. La loro storia ci appartiene per quanto accaduto sulle nostre montagne e per sacrificio dei moltissimi caduti per la Patria: oggi abbiamo sfilato rendendo loro gli onori. Ringrazio sentitamente gli alpini della nostra sezione per il grande impegno profuso nell’organizzazione del raduno, tutti i volontari e le forze dell’ordine che hanno permesso che tutto si svolgesse nel più bel modo possibile. Arrivederci presto sulle nostre montagne”.
E mentre il testimone passa simbolicamente a Belluno per l’appuntamento del 2023, un po’ di vento accarezza i tanti tricolori che addobbano Asiago e gli occhi di molti si fanno lucidi: c’è da giurarci, quello con gli alpini è proprio solo un arrivederci.
di Redazione AltoVicentinOnline
(foto Cecilia Rigoni, G.M., L.S., L.Z.)
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