Ha finto le peggiori disgrazie, l’intenzione di suicidarsi e perfino una gravidanza e lui, 80enne colpito dall’avvenente quanto ‘sfortunata’ 38enne e convinto di averla messa incinta per ben due volte è caduto nella trappola, finendo per essere ‘spennato’ nel conto in banca di circa 65mila euro.
Protagonista della vicenda, che si è ripetuta nel 2016 e l’anno scorso, I.O., una 38enne rumena, in arte ‘Flory’, che è stata denunciata per truffa dai Carabinieri di Thiene insieme al marito, F.O., 46enne anche lui rumeno.
La donna, che lavorava come ballerina in un night di Asiago e a volte si concedeva sessualmente a clienti anziani per poi tessere relazioni con loro al fine di farsi dare soldi, già nel 2016 aveva ‘spillato’ ben 50mila euro all’uomo.
Dopo la seconda denuncia da parte della vittima è finita nel mirino dei carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Thiene che si sono mossi, per mesi, tra l’Altopiano di Asiago ed Altavilla Vicentina, suo paese di residenza, per poi raccogliere tutti gli elementi utili per denunciarla. L’ex ballerina in un club privè asiaghese raggirava uomini soli, soprattutto anziani, talvolta concedendosi sessualmente per irretirli ma per poi rubare loro i soldi.
La finta gravidanza
La prima denuncia depositata dall’anziano contro la bella Flory risale al 2016, quando l’uomo aveva raccontato ai militari di aver conosciuto la donna in un night della zona e con la quale, successivamente, era rimasta in contatto, frequentandola e avendo anche qualche rapporto intimo. In quel periodo la ballerina, con la complicità di una sua connazionale, fingendosi magistralmente vittima delle più disparate disgrazie, improvvisi quanto artefatti problemi vari e fingendo di essere ammalata e bisognosa di cure urgenti e medicinali a pagamento, facendo credere che necessitava di un ricovero presso una clinica privata del veronese, per giustificare il pagamento dei medicinali e dell’intervento chirurgico, in poche settimane, tempestava la vittima con numerosi sms, talvolta dolci e mielosi alternati ad altri di sconforto. In una circostanza addirittura, gli aveva fatto credere di essere pronta al suicidio quindi riusciva a farsi dare, in più occasioni, cinquantamila euro in contanti che venivano ritirati, di volta in volta, dall’altra complice rumena, privando così l’ottantenne dei suoi risparmi per la vecchiaia.
Verso la fine dell’estate scorsa, grazie al coraggio dell’anziana vittima, supportato anche dal suo legale di fiducia, che ha segnalato direttamente ai militari thienesi il ritorno della stessa Flory, si è giunti oggi alla conclusione delle indagini con il rinvio a giudizio nei confronti della donna e del marito per il grave reato di estorsione e truffa aggravata in concorso.
In questi ultimi mesi l’ammaliante ex ballerina, dopo aver fatto cadere di nuovo nella trappola l’anziano fragile e vulnerabile psicologicamente, concedendosi a qualche rapporto sessuale consumato velocemente in auto tra i boschi dell’Altopiano, gli ha fatto credere di essere rimasta incinta di lui. A quel punto, è ricominciato il calvario per l’ottantenne che è stato tempestato di telefonate fino a giungere, a un vera e propria estorsione, con la minaccia di far sapere tutto ai parenti. L’anziano, celibe e conosciuto in paese, ha cominciato quindi a versare denaro in contanti e in più occasioni, per un totale di 14mila euro circa, questa volta direttamente alla truffatrice che si faceva accompagnare dal marito. Questa volta, a dire della donna, i soldi dovevano servire per il presunto “aborto a pagamento”, più volte rimandato per fantomatici ritardi dei sanitari di una clinica del bassanese e poi di Asiago, simulando sempre di essere ricoverata e facendo credere alla povera vittima, di abitare proprio in zona, per creargli quella pressione psicologica tale da ingenerargli il timore che la stessa, prima o dopo, poteva presentarsi sull’uscio di casa e far scoprire la tresca ai suoi familiari.
Le indagini
Le indagini, caratterizzate da molteplici pedinamenti, attività tecniche e meticolosi accertamenti sul campo, hanno permesso invece di mettere in risalto il disegno criminoso, protrattosi nel tempo da parte dell’indagata ed evitare che la stessa continuasse a spillargli ancora somme di denaro. In particolare, l’ex ballerina, sfruttando lo stato di fragilità e la debolezza della vittima, lo aveva fatto sprofondare nello sconforto totale a tal punto da creargli uno stato confusionale, anche sotto il profilo decisionale, inducendolo a compiere, in breve tempo, prelevamenti vari ed altre operazioni finanziare per poi farsi consegnare il denaro, sempre in contanti, nelle sue mani. Alessandra Block della Procura della Repubblica di Vicenza, magistrato che ha diretto l’inchiesta, puntualmente aggiornata sulle indagini svolte minuziosamente dai Carabinieri del Nucleo Operativo, ha quindi richiesto al GIP del Tribunale di Vicenza il rinvio a giudizio per la donna ritenuta responsabile del reato di estorsione e truffa aggravata in concorso con il marito.
L’importante risultato investigativo ottenuto oggi, testimonia l’aderente presenza e vicinanza delle Istituzioni sul territorio, sensibili a raccogliere i gridi di allarme e dare pronta e concreta risposta soprattutto a quelle fasce deboli o vittime di arpie, come nel caso in specie.
di Redazione Altovicentinonline