“Senza l’ecobonus 258 malghe del vicentino rischiano il tracollo”. Sono molto dure le parole di Martino Cerantola, presidente di Coldiretti Vicenza, che ha commentato la mancata concessione dell’ecobonus del 110% agli edifici rurali.
“673 malghe in Veneto sono a rischio, 258 sono nella provincia di Vicenza e quasi tutte sono nelle montagne dell’Alto Vicentino e dell’Altopiano. Urgono provvedimenti urgenti ed improcrastinabili”.
Secondo Cerantola, è necessario l’ecobonus del 110% per le ristrutturazioni anche a 2 milioni di edifici rurali per salvare il patrimonio storico unico di malghe, cascine, fattorie, masserie e stalle a rischio degrado lungo tutta la Penisola dove rappresenta un tratto essenziale del paesaggio Made in Italy. Lo ha chiesto anche il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel corso dell’incontro dei presidenti dell’organizzazione.
“Un’occasione importante ed improcrastinabile anche per il Vicentino – ha sottolineatp Martino Cerantola – Per recuperare 258 malghe in provincia di Vicenza su un totale di 673 a livello regionale, che custodiscono l’architettura rurale dando forma al paesaggio come espressione dell’identità dei luoghi in una relazione di integrazione tra i sistemi produttivi locali e la conservazione della biodiversità agricola”.
Dall’Altopiano di Asiago alle Dolomiti, passando per la comunità montana della Lessinia, la Pedemontana e le Prealpi Trevigiane, il presidio degli agricoltori permette di promuovere nuovi flussi turistici come coesione tra città e campagna, in una logica di nuove geografie territoriali.
“In questo senso le misure incentivanti come il bonus ristrutturazioni al 110%, rappresentano – prosegue Cerantola – un valido strumento per migliorare la qualità delle strutture, contrastare lo spopolamento ed incentivare l’afflusso di turisti alla ricerca di esperienze di benessere in contesti rurali che intrecciano natura e cultura, tradizione e innovazione. Un’esigenza anche per diversificare l’offerta turistica Made in Italy ed evitare gli affollamenti nelle località turistiche tradizionali, a garanzia della sicurezza dei viaggiatori”.
Secondo l’indagine di Coldiretti/Univerde nell’ambito della campagna #ioviaggioitaliano, due italiani su tre (66%) ritengono necessario ed opportuno il sostegno di borghi, prodotti enogastronomici e tradizioni nelle realtà extraurbane.