Asiago riparte dall’autunno e dal ricordo. Ad un anno da quel giorno di ottobre in cui la tempesta Vaia colpì il territorio causando, in poche ore, l’abbattimento di 14 milioni di alberi, il Comune di Asiago trasforma in ricordo e speranza le ferite inferte sul suolo e nell’animo della popolazione.
LA RINASCITA DOPO VAIA
Al Museo Le Carceri di Asiago, dal 27 ottobre al 6 gennaio 2020, si potrà visitare la mostra “Il senso di Vaia”, un percorso con installazioni artistiche provenienti dagli schianti e dai boschi travolti da Vaia. Scenografie verdi, profumi, suoni ed esperienze tattili accoglieranno il visitatore in un viaggio culturale che si fa strumento di riflessione.
Le installazioni sono dell’artista scledense Paolo Ceola (www.paoloceola.com) ed è presentata in collaborazione con l’associazione NaturalArte (www.naturalarte.it) che promuove eventi e simposi internazionali di arte naturale per sensibilizzare sulle tematiche ambientali (tra cui il sentiero SelvArt a Mezzaselva di Roana). I curatori scientifici sono Gianni Rigoni Stern e Daniele Zovi.
SPERANZA E MEMORIA
IL RUOLO DELL’ARTE
L’installazione prosegue con i linguaggi della multimedialità: ogni stanza propone un tema ed un linguaggio sensoriale per declinarlo. Si comincia con una installazione sonora esperienziale: in una stanza buia il suono del dolby surround avvolge il visitatore che potrà rivivere e percepire la distruzione di quelle fatidiche ore. A questo momento segue, nel percorso, un breve film che illustra la vita e il valore dei boschi di Asiago, attraverso la voce narrante di una giovane ragazza. Una serie di immagini di foto-arte racconta, poi, i boschi colpiti, fissando la prospettiva della distruzione con uno sguardo originale che riesce a cogliere inaspettate espressioni di una natura che rinasce da sé stessa.
La successiva sezione espositiva propone, attraverso alcuni pannelli grafici, una lettura più scientifica, con una serie di idee e progetti per la riforestazione e il ripristino boschivo. Infine, ecco Naturalia, un libro, manoscritto da uomo e natura, che ha bisogno di due uomini per essere letto, con le sue pagine oversize tutte da sfogliare, favorendo così l’incontro fra i visitatori che si immergono in una riflessione corale sul senso e la fragilità degli ecosistemi e il valore della biodiversità.
WORKSHOP ED APPUNTAMENTI
A corredo della mostra sono previste performance musicali ed eventi culturali.
Durante tutta la durata della mostra saranno attivi laboratori esperienziali curati dall’operatrice museale Lucia Spolverini.
Il catalogo della mostra diventa parte integrante dell’installazione e sarà realizzato anche in una versione a tiratura limitata.