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Valdastico. La capanna dell’età del ferro di Paola Toldo Slaviero, l’artista del riciclo creativo

Con Paola Toldo Slaviero, la gabbietta di un tappo di sughero diventa una bilancia, il tappo di una persiana rotta è un vaso in terracotta all’ombra di un tendone che ripara dal sole .
E’ un’artista che per qualcuno è diventata l’icona del riciclo creativo. Crea di tutto, riciclando di tutto, perfino gli stecchetti dei gelati confezionati. L’ultima sua creazione è un colpo d’occhio: la capanna dell’età del ferro.
“Per questa creazione mi sono ispirata al Bostel di Rotzo, villaggio di montagna protostorico (seconda età del ferro: V-II/I secolo a.C.) che si affacciava sulla Val d’Assa e sulla Valle dell’Astico.
Oggi è un importante sito archeologico, che ho visitato qualche tempo fa . Se siete in zona, non perdetevelo”. “Per la ricostruzione in miniatura di una tipica capanna ho usato del semplice cartoncino ondulato, riciclato dagli involucri alimentari (tipo quello che avvolge i biscotti) e un po’ di paglia/fieno per il tetto.

“Negli ultimi anni, il concetto di economia circolare ha guadagnato crescente attenzione come modello per un futuro sostenibile.  – scrive la giornalista esperta di sostenibilità  Giulia Polito – . A differenza dell’economia tradizionale, questo modello incoraggia il riutilizzo e il riciclo dei prodotti. In tale contesto, il trend del riciclo eco-friendly sta prendendo sempre più campo. Il riciclo creativo di materiali dismessi non solo riduce l’impatto ambientale, ma migliora concretamente il valore attribuito ai manufatti, secondo un fenomeno psicologico chiamato effetto Ikea.

Il riciclo goloso di Paola Toldo Slaviero

Sulla seguitissima pagina facebook di Paola Toldo Slaviero, anche un esempio di riciclo “goloso”
“Un giorno, osservando la confezione monouso di una famosa crema spalmabile alle nocciole, mi sono tornati in mente la tavola da lavare di un tempo e i lavatoi delle vecchie fontane. – racconta – Sono partita da lì e, anziché buttare la vaschetta come rifiuto nella plastica, vi ho costruito attorno un muretto con avanzi di polistirene e un po’ di muschio alla base. Questa è un’idea da proporre anche ai bambini, che hanno sempre dimostrato curiosità e interesse per le mie fontanelle, regalandomi grandi soddisfazioni.
COME RIDURRE I RIFIUTI

Ecco come ridurre i rifiuti (fonte non sprecare.it) 

  • Partire dalla spesa. Come ridurre i rifiuti passa innanzitutto una spesa intelligente, una buona abitudine che in molte famiglie, purtroppo, è andata smarrita. La compulsione negli acquisti (uno spreco assoluto), il carrello stracolmo anche quando non è necessario, come l’abbondanza di buste e carta, non fanno altro che creare le premesse per una super produzione di immondizia. Iniziate, per esempio, con un piccolo calcolo: quanti rifiuti potete evitare facendo la spesa con la vecchia “borsa della nonna”? Tanti, tantissimi.
  • Meno carta, meno fogli. Avete presenta la quantità di fogli, di carta, e di buste varie che di solito vengono utilizzate per incartare magari solo un etto di mortadella o una porzione di formaggio? Basta dire no. Ovvero, rivolgersi educatamente al venditore, sia in un supermercato sia in un negozio al dettaglio, e dire: “Grazie, ma non c’è bisogno tanta carta e tanti fogli”.
  • Poche buste dal fruttivendolo. Il risparmio comincia dalle nostre abitudini e una di quelle più odiose è di usare tantissime buste di plastica quando se ne può fare tranquillamente a meno. Un buon modo per dare un taglio a questo spreco è utilizzare sacchetti di stoffa che oltre ad essere riutilizzabili tutte le volte che vogliamo sono anche più resistenti.
  • Meno imballaggi e meno packaging. Per prima cosa facciamo attenzione ai contenitori in plastica: bottiglie, piatti, bicchieri e posate finiscono troppo facilmente nel cassonetto. In secondo luogo ricominciamo a comprare i prodotti sfusi, in molti negozi alla spina è possibile e in questo modo si risparmia sugli inutili imballaggi. Infine il “riutilizzo” deve diventare il nostro mantra. Al lavoro, ad esempio, portiamo la bottiglietta d’acqua da casa, riempiendola ogni volta, invece di acquistarla tutti i giorni.
  • Scoprire i negozi alla spina. In fondo, si può fare anche solo per curiosità: provare una spesa presso un negozio alla spina. Se scegliete quello giusto, e noi vi aiutiamo con le segnalazioni che diamo, avrete ottenuto tre risultati: un risparmio nella spesa, la certezza di acquistare prodotti di qualità, e una riduzione dei rifiuti. Tre sprechi in meno, con un colpo solo: non è mica poco.
  • Acqua del sindaco. Le nostre città possono vantare una straordinaria acqua del rubinetto, perché non approfittarne? Non acquistare acqua imbottigliata comporta un notevole risparmio in termini di imballaggi e non solo. Un altro modo per non sprecare tantissima plastica è avvalersi dei sistemi di filtraggio dell’acqua che si stanno difendendo sempre di più sul mercato.
  • Meno usa e getta e più oggetti riciclabili. C’è stato un momento nel quale sembravamo prigionieri dell’usa-e-getta: dagli utensili da cucina agli spazzolini, passando per i rasoi e gli oggetti per l’igiene. Adesso finalmente stiamo iniziando a capire che l’usa-e-getta quando non è indispensabile, rischia di trasformarsi in un vero spreco. A forza di moltiplicare gli oggetti che poi puntualmente facciamo finire nella spazzatura, si rischia di aumentare il conto degli acquisti. E sicuramente si contribuisce alla montagna di rifiuti da smaltire. Ovviamente le tre R (riciclo, riuso e riutilizzo), di qualsiasi oggetto, restano determinanti anche per diminuire la spazzatura.
  • La sorprendente cucina degli avanziOgni giorno milioni di tonnellate di cibo vengono sprecate. Qui su Non sprecare trovate tantissimi modi per riutilizzare gli alimenti che rischiano di rovinarsi in modo creativo e appetitoso. Non avete davvero scuse!
  • Viva il compostTantissimi scarti organici possono essere utilizzati e trasformati in terricciato, un ottimo fertilizzante per prati e orticelli che garantisce un’ottima crescita a fiori, piante, frutta e verdura. Inoltre, con questa pratica si dà un taglio importante alla spazzatura in casa e in alcuni comuni italiani, addirittura, si può beneficiare della riduzione sulla tassa dei rifiuti.
  • Parlarne in casa e fuori. La riduzione dei rifiuti ha bisogno di una leva essenziale: il tam-tam. Lo slogan Mettiamo i rifiuti a dieta, deve diventare una sorta di ritornello musicale nelle nostre case. Anzi, proviamo perfino a trasformarlo in una breve canzoncina. E parliamo di questa scoperta e di questa necessità, la riduzione dei rifiuti, come di una cosa da condividere tutta nell’economia domestica. Vedrete che a forza di tam-tam, fuori e dentro le mura di casa, i rifiuti andranno davvero a calare. E sarà un vantaggio per tutti.

 

D.T.