Arriva, in Veneto, la possibilità di offrire ospitalità ai turisti anche in botti, strutture mobili, capanne sugli alberi. Lo prevede la riforma delle norme sugli agriturismi, discusse oggi in commissione in Regione. Sono stati ascoltati i parere degli operatori sulle due proposte di legge: erano invitati i rappresentanti di Confturismo, Federalberghi, associazioni dei campeggiatori (Faita, Assitai, Assocamping), Unionmare, Fipe, Confesercenti, associazioni Ville venete e Dimore storiche, Abbav (ospitalità extralberghiera), Agriturist, Terra Nostra, Turismo verde e Agrivacanze. Le proposte di modifica in discussione, riassunte dall’assessore Federico Caner, secondo l’ultima versione concordata con le diverse categorie degli operatori del settore, riguardano la possibilità di aumentare il numero di posti letto in residenza (da 30 a 45), la quota di autoproduzione aziendale confermata al 50% ma con la specifica ulteriore che un 35% dei prodotti deve essere di qualità certificata o biologica o di provenienza da altri agriturismi. Inoltre, viene introdotta la possibilità di svolgere all’esterno l’attività di somministrazione in occasione di sagre, fiere e altre manifestazioni, nonché di fornire pasti per asporto e a domicilio. E appunto l’ok all’ospitalità ai turisti anche in botti, strutture mobili capanne sugli alberi.