Torna per il quinto anno consecutivo ClassiciThiene, la rassegna organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Thiene insieme al Liceo “Francesco Corradini”, in collaborazione con i “ClassiciContro”, con l’obiettivo di avvicinare al mondo classico e alla sua straordinaria ricchezza non solo coloro che ad esso ritornano per dovere, per piacere o per esigenza interiore di formazione morale o culturale, ma anche chi vi si accosta per la prima volta.
E’ una formula, quella di ClassiciThiene, di giusto equilibrio, che è stata capace, in questo lustro, di riscuotere notevole successo da parte di un pubblico numeroso e diversificato.
Non nasconde la propria soddisfazione l’Assessore alla Cultura, Maria Gabriella Strinati: “Siamo arrivati al quinto anno di un progetto partito in sordina su temi non a tutti familiari. E’ stata una proposta completamente nuova, che mancava nel panorama culturale thienese e che qualcuno poteva, non a torto, considerare una sfida difficile. Abbiamo potuto constatare, invece, come la rassegna abbia soddisfatto da una parte un’esigenza culturale sentita per chi aveva già dimestichezza con la cultura umanistica e dall’altra sia riuscita a comunicare in modo semplice, ma non semplicistico, anche ai non addetti ai lavori la grandezza del mondo classico, chiave di lettura critica per il presente. E’ stata una sfida importante, che ritengo sia stata ben vinta e che si connota per essere una tra le iniziative di maggior pregio nate in questi anni. Ringrazio il Liceo “Corradini” e in particolar modo il prof. Dino Piovan, per la collaborazione preziosa che ha reso possibile la realizzazione di Classici Thiene”.
“Uno dei focus dell’iniziativa – spiega Dino Piovan, coordinatore del progetto Classici Thiene – è stato quello di evidenziare come il patrimonio classico attraversi l’intera cultura occidentale dai secoli passati fino a giungere ai giorni d’oggi, in cui è ancora presente, sia pure in modo più complesso e libero. Senza il dialogo con i classici, che inizia già coi Romani, i primi grandi emulatori dei Greci, e che attraversa tutta la cultura europea, da Dante a Shakespeare, da Petrarca a Goethe, da Machiavelli a Marx, la cultura europea non è pensabile. La verità è che se eliminiamo il rapporto con i classici non possiamo capire neppure noi stessi”.
Nel grande dibattito per la promozione o la riduzione (preliminare all’eliminazione) della cultura classica e degli spazi ad essa dedicati nella scuola, ClassiciThiene si pone dunque come momento assertivo della funzione importante del mondo classico per una conoscenza della storia ed una ricerca della verità, nella convinzione che “il fine delle discipline umanistiche sembra essere qualcosa come la saggezza”, per usare le parole di Erwin Panofsky, storico dell’arte di fama mondiale.
L’edizione 2017 è strutturata in due serate, che si svolgeranno nei mercoledì dell’8 e del 15 marzo 2017 e che saranno entrambe ospitate all’Auditorium “Città di Thiene – Fonato” con inizio alle 20.30 ed ingresso libero.
Nel primo incontro, Massimo Natale, giovane docente di Letteratura Italiana all’Università di Verona, parlerà dello strettissimo legame di Giacomo Leopardi con il mondo classico: “Leopardi e le favole antiche”, questo il titolo dell’incontro, sarà l’occasione per rileggere alcune delle poesie più note del poeta di Recanati e farne emergere il profondo legame con la Grecia antica e i suoi miti. Introdurrà l’incontro Gianpietro De Rossi, insegnante al Liceo “F. Corradini” .
“Virgilio: un classico per l’Europa” è il titolo della seconda serata, condotta da Guido Paduano, docente emerito di Filologia Classica e Letterature Comparate all’Università di Pisa, uno tra i più noti antichisti italiani, studioso in particolare di teatro antico, sia greco che latino, con decine di monografie e traduzioni all’attivo, oltre che recente curatore dell’opera omnia di Virgilio per la Bompiani. A Dino Piovan, docente di materie classiche al Liceo “F. Corradini” e all’università di Verona, il compito di introdurre la serata, che sarà arricchita dalla lettura di testi a cura degli studenti del Liceo thienese e dagli interventi dei musicisti dell’orchestra “Crescere in musica”.
Paduano è un felice lettore di Virgilio e magistrale interprete di Enea, figura capace di emanciparsi dalle connotazioni proprie dell’eroe omerico per caratterizzarsi con tratti straordinariamente moderni ed attuali. Paduano coglie e sottolinea, nei propri scritti, la dimensione drammatica di Enea, fato profugus «profugo per volere del fato», come ammette lui stesso, rivolgendosi a Didone e affermando di non cercare l’Italia per un proprio volere. Un’Eneide dunque sorprendente e di inquietante originalità con un protagonista che, come scrive Andrea Cucchiarelli, “rispetto alla compattezza dell’eroe epico greco (Odisseo, in particolare, non dimentico di Itaca, anche tra le braccia di Circe o di Calipso), sperimenta un disallineamento tra la propria volontà e il grande cammino della Storia”.