Martedì 22 marzo alle 20.45 al Teatro Comunale di Thiene andrà in scena ‘Quei due’. Protagonisti i noti attori Tullio Solenghi e Massimo Dapporto, che sotto la regia di Roberto Valerio porteranno sul palcoscenico una esilarante commedia che racconta la storia di due barbieri omosessuali ‘intrappolati’ da circa trent’anni in una barbieria londinese situata in un sottoscala dove hanno condiviso gran parte delle loro irrisolte vite dove i protagonisti vivono una quotidianità paralizzante e asfissiante come l’odore di gas che fuoriesce dalla vecchia caldaia e che appesta l’aria del loro negozio.

Lo spettacolo fa parte della XXXVI stagione teatrale di prosa e rappresenta un altro prestigioso appuntamento per il teatro di Thiene.

Tullio Solenghi ritorna al Comunale, dopo i successi degli ultimi anni per continuare un fortunato rapporto con il pubblico thienese. Con lui Massimo Dapporto, attore elegante, misurato, intenso e dotato di un grande humor.

La commedia racconta la stanchezza dei due uomini della solita routine e delle dinamiche ripetitive e frustranti che caratterizzano la loro vita e la loro relazione. Per questo i due si dilaniano a vicenda con incessanti litigi, velenosi battibecchi, ingiurie crudeli e subdole ripicche, infliggendosi in tal modo inutili e continue sofferenze. In un esilarante e spietato confronto quei due nel giro di una notte si confesseranno per la prima volta in trent’anni. Con un’ironia pungente dal sapore amaro e crudele, si racconteranno sviscerando senza riserve il proprio doloroso vissuto, mostrandosi nudi in tutta la loro sincera, grottesca, fragile, arresa e sopraffatta umanità, per ritrovarsi infine, uniti nella consapevolezza di non poter sopravvivere in solitudine alle molteplici miserie che li tormentano. È forse proprio quell’amore ormai lacero e stantio, ma ancora capace di accendersi e dispiegarsi con calore, l’unica cosa in grado di restituire un senso alla loro tragicomica parabola esistenziale. E così continuano, malgrado tutto, a prendersi teneramente cura l’uno dell’altro forse perché la solitudine è un abisso troppo oscuro e doloroso in cui sprofondare.

Lo spettacolo sarà replicato mercoledì 23 e giovedì 24 marzo 2016.

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