La scuola elementare Talin di Thiene presa a modello per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri. Un progetto che ha fatto arrivare in città una delegazione speciale dalle valli ladine di Badia e Gardena. Un gruppo di insegnanti che hanno voluto conoscere “la realtà delle scuole Talin di Thiene, perché caratterizzata da una grossa ricchezza interculturale”.
“Abbiamo visto che dal punto di vista pedagogico ci sono molti aspetti ben studiati e ben affrontati alle Talin – spiega Edith Ploner, direttrice delle scuole ladine, di istruzione-formazione e cultura ladina di Bolzano -Questa ricerca condotta dalle insegnanti di Thiene mi ha personalmente molto colpito. Soprattutto reputo molto convincente l’approccio pedagogico, tenendo conto che ogni bambino ha la sua valenza, il proprio progetto di apprendimento e di vita e che possono viverlo pienamente alle Talin”.
Una conoscenza del fare integrazione, quella dove ciascun bambino può e deve convivere coi propri coetanei. Questo quando l’attività didattica funziona, incastrandosi per bene con le attività interculturali.
Paola Viero