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Thiene. “L’uomo che piantava gli alberi”, per l’Emilia Romagna e in ricordo del maestro Romano Zancan Dall’Alba

La Caritas Vicariale di Thiene e Zugliano e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Thiene propongono domenica 17 Settembre 2023 alle  20.30 in Teatro Comunale il concerto L’uomo che piantava gli alberi, un evento benefico in solidarietà con la popolazione alluvionata dell’Emilia Romagna e in ricordo del maestro Romano Zancan Dall’Alba.

«Si tratta di una proposta altamente significativa e di alta qualità artistica– dichiara l’assessora comunale alla Cultura, Ludovica Sartoreperché attraverso la musica e il canto, arricchita da letture, sarà offerta al pubblico una serata ricca di spunti di riflessione, coinvolgente, emozionante e all’insegna della solidarietà. Nel porgere il cordiale invito a non perdere quest’opportunità, auspico la presenza di un pubblico numeroso».

Spiega Pietro Gasparin, referente della Caritas Vicariale di Thiene e Zugliano: «Con questo evento vogliamo sottolineare l’importanza di amare, rispettare e preservare il nostro pianeta e, nello stesso tempo, contribuire alla ricostruzione di quanto è andato distrutto per l’alluvione a Modigliana, un piccolo comune di poco più di 4000 abitanti, che ha subito due alluvioni devastanti in appena due settimane, con oltre cinquecento frane che hanno distrutto strade, edifici pubblici e case, e danneggiato gravemente le attività agricole e industriali della zona. Una piccola sorpresa attenderà il pubblico a fine spettacolo»

Liberamente tratto dal romanzo di Jean Giono, lo spettacolo L’uomo che piantava gli alberi struttura in forma di concerto la storia di un pastore che, con molta fatica e nessun tornaconto personale, si dedica tenacemente a piantar querce in una landa desolata della Francia meridionale. La storia potrebbe apparire come un’innocua stravaganza ed invece, dietro a questa insolita vicenda, si cela un messaggio profondo, capace di propagarsi nell’animo e nella cultura umana come le radici, i rami, le foglie e i frutti dell’albero sul terreno circostante.

La voce narrante dell’attore Luciano Bertoli conduce il racconto di questa originale metafora della vita, intrecciandolo con la lettura integrale del famoso romanzo di Jean Giono.

Il Coenobium Vocale, che si avvale della voce del baritono Alberto Spadarotto, è accompagnato in questo poliedrico programma da una compagine di strumentisti di particolare valore: il fisarmonicista Davide Bonetti, il clarinettista Luigi Marasca e il pianista Francesco Grotto. Il messaggio della proposta è di particolare attualità, sia per i recenti episodi di devastazione di ampie zone boschive, avvenute a fine 2018, che, più in generale, per le problematiche ambientali correlate ai cambiamenti climatici incombenti sulla nostra e sulle future generazioni.

La serata è dedicata al ricordo del maestro Romano Zancan Dall’Alba, scomparso nel gennaio scorso a 79 anni, apprezzatissimo pianista che ha dedicato tutta la sua vita con passione alla musica e alla formazione di giovani musicisti, prima al Conservatorio “Cesare Pollini” di Padova e poi all’“Arrigo Pedrollo” di Vicenza.

Coenobium Vocale, diretto da Maria Dal Bianco, è un gruppo corale maschile che si è affermato in numerosi concorsi corali nazionali e internazionali con primi premi e Gran premi nazionali; è impegnato in attività concertistica, nella ricerca e nell’interpretazione di repertori appartenenti a vari stili ed epoche storico-musicali.

Il programma musicale prevede brani di Francis Poulenc, Antonin Dvořák, Franz Schubert e per fisarmonica. Le letture sono tratte da testi di Jean Giono, Giuseppe Ungaretti, Gabriele D’Annunzio e Giorgio Caproni.

L’ingresso è libero