Può uno scrittore, pratico nelle parole scritte, incantare una platea giovanissima a suon di parole? Sì. E’ successo a Thiene, dal palco del patronato San Gaetano. Sopra lo scrittore emergente Francesco Vidotto, sotto i liceali del Corradini. Un incontro voluto dagli studenti durante un’assemblea, ben accolto dalla dirigente Maino che commenta: “un interessante ed emozionante momento di confronto con lo scrittore che si è soffermato sull’importanza di alcuni valori quali la tenacia, il perseguire i propri sogni, il non arrendersi, il fare pace con se stessi e con gli altri”.

Ma chi è Francesco Vidotto? Trevigiano di 48 anni, è ‘uno scrittore di montagna’ come lui stesso cita sul proprio sito web. Una laurea in economia e commercio in tasca che lo porta a lavorare  per qualche anno tra Lombardia, Emilia e Toscana, ma senza mai tradire il suo vero amore: la scrittura. Un autore che negli studenti del liceo Corradini, in particolare modo in quelli del linguistico, è riuscito ad instillare grande curiosità per la ‘fame’ che mette nel suo modo di essere. Ovvero, una vita vissuta in ‘stile rock’ come Vidotto ha più volte ribadito: “fai ciò che sei” e “la tenacia vale più del talento”.

Sono gli stessi studenti, della 3A linguistico, a raccontare l’incontro con Vidotto: ““Rock rappresenta tutta la mia vita!”. Questa è la frase che per noi ha dominato l’assemblea del 14 gennaio: diverse volte ha ripetuto il termine “rock” e ha spiegato poi alla fine cosa significasse per lui. Si tratta infatti di uno stile di vita e un modo di sentirsi. Per diventare scrittori, ha ripetuto,  è necessario leggere, perché anche Einstein diceva di essere un ladro abile a camuffare le sue fonti . Inoltre trae ispirazione dalla frase appesa alla parete del suo studio, ”non descrivere, dimostra”, e ciò lo aiuta a ritrovare la determinazione per portare a termine i suoi scritti e i suoi sogni”.

Ma il gancio giusto, specie nei confronti degli adolescenti che erano in suo ascolto, sono le difficoltà che lui stesso ha vissuto quando era giovane: le bocciature a scuola, tanto che ci metterà 7 anni per diplomarsi con la dislessia che non gli rende gioco facile, ma non solo. La lunga attesa, quasi 10 anni, prima che un suo manoscritto venga notato da una casa editrice. Vidotto si è mostrato ‘uno di loro’: mai perfetto, ma unico come lo è ciascun ragazzo che sa cosa vuole essere ‘da grande’ e ai problemi trova soluzioni. Per l’autore di ‘Oceano’ la soluzione era la scrittura e dal palco del San Gaetano ha spronato i liceali a guardarsi dentro per migliorare e capire ‘chi’ diventare. Usando anche un pizzico di scaltrezza, come sottolineano gli studenti riportando un aneddoto dello scrittore: “quello più curioso è stato il racconto relativo alla pubblicazione di Siro, nel quale lo scrittore ha mentito alla casa editrice dicendo di essere un pastore e di possedere il diario di un conoscente protagonista della storia. Il suo obiettivo era attirare l’attenzione sul suo libro usando la furbizia, comportamento che rispecchia la sua intraprendenza e “sfacciataggine”-continuano gli studenti della 3A linguistico-Al termine dell’incontro Vidotto ci ha lasciato alcuni spunti di riflessione per il nostro futuro: ‘la tenacia vale più del talento’, ‘fai ciò che sei’ e ‘solo conoscendo le proprie fragilità si diventa invincibili’.

P.V.

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