La pittrice Carla Villani si racconta in una mostra a Villa Fabris a Thiene. L’esposizione sarà inaugurata il 3 ottobre alle 18 e sarà aperta fino al 17 ottobre con 117 opere esposte.
“E’ l’evento artistico di quest’autunno”, piegano dall’amministrazione comunale. L’artista thienese Carla Villani ha deciso di festeggiare i suoi 72 anni di vita raccontando il proprio percorso pittorico.
Scrive Carla Villani nel suo diario della mia vita di artista: “Dapprima ho disegnato dal vero figure femminili, nature morte, paesaggi…ho imparato la prospettiva, il chiaroscuro, la profondità. Ho studiato anatomia artistica, disegnato lo scheletro umano, i muscoli con tutti i suoi volumi. Poi ho imparato a interpretare la realtà studiando i grandi maestri quali Cézanne, Gauguin, Modigliani, Morandi, Kandinsky, Mirò, Munch, Klee e dipinto alla loro maniera. Ho cominciato poi ad interpretare la realtà e, mentre dipingevo, ho notato ai lati della tela segni mai visto che uscivano da soli in automatico. Ho provato a renderli sempre più evidenti fino a farli diventare il soggetto della tela. Ho spazzato via la realtà, anche se interpretata, ho disegnato e dipinto segni astratti che non
La Mostra ripercorre quasi 60 anni dedicati alla pittura da Carla Villani. Nata nel 1948 a Thiene, dove ha conseguito la Maturità Classica, si è diplomata in Grafica Pubblicità e nel mondo della grafica pubblicitaria milanese ha lavorato per venti anni. A 35 anni si è iscritta all’Accademia di Belle Arti di Brera. Le sue opere sono state esposte in Italia e in altri Paesi Europei, in Asia e in America.
“L’amministrazione comunale, concedendo il proprio patrocinio all’iniziativa vuole riconoscere il percorso pittorico di Carla Villani – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Maria Gabriella Strinati –Nel suo viaggio tra diversi stili e contenuti si nota e si apprezza il raggiungimento di una poetica sempre più introspettiva che dà materialità pittorica al mondo interiore. Libertà da sovrastrutture, leggerezza e spontaneità permettono l’emergere di emozioni profonde con particolare riguardo a quelle dell’infanzia. E’ un’arte che colpisce – ha concluso Maria Gabriella Strinati – perché la semplicità espressiva comunica complessità di contenuti”.
Il Diario è frutto di 3 anni di lavoro e si è rivelato un’opportunità importante per la stessa Autrice per prendere coscienza, ripercorrendo criticamente la propria esperienza artistica, di un sentire inconscio che l’ha guidata, ispirandola, in tutti questi anni.
“C’è voluta tutta una vita – ha scritto Carla Villani nel Diario per arrivare a realizzare questi quadri che rappresentano giostrine, archi, barche, carrettini, gabbiette, volatili, palazzi, principi e principesse, damigelle, re e regine, città, angeli, Madonne con Bambino e costruzioni astratte…tutte “giostrine del tempo – Ma solo ora, scrivendo questo Diario, prendo consapevolezza che queste immagini sono un ritorno alle sensazioni ed emozioni di quando ero bambina o ragazzina e che ogni segno, ogni scrittura ricorda un movimento di gioia vissuta allora”.