Nel Lontano 1808, l’arciprete di Thiene, Casarotti, benediva solennemente il nuovo cimitero in contrada chiamata della Fratta, dove vennero sepolti i morti fino al 1834, anno in cui fu costruito l’attuale Cimitero Ai Capuccini.
Sullo stesso luogo del vecchio cimitero venne eretto questo Sacello in forme neogotiche, dedicato al Cristo Risorto dopodiché l’incrocio prese il nome de “Il Cristo”.
La cappellina, già eretta nel 1810, come si ricava dalla mappo del catasto Napoleonico dello stesso anno, conserva le ossa dei morti lì sepolti fino al 1834. Con le offerte raccolte dai componenti del “Circolo San Gaetano Thiene” sullo stesso luogo del primitivo sacello, venne costruito l’attuale nell’anno 1872.
Tutti e tre gli affresci che si vedono, sono del pittore Giovanni Capovin.
Sulla parete centrale, entro la nicchia è dipinto il Cristo morto, deposto dalla croce. Accanto a lui, la Madonna e San Giovanni Evangelista. Alla destra, in alto, un Angioletto dal quale parte un fascio di luce che raggiunge il Signore, mentre sulla parete di destra è rappresentato Sant’Antonio di Padova a mezzo busto con il giglio in mano. A sinistra, sempre entro nicchia, San Gaetano di Thiene con il Bambino Gesù in braccio. Dall’alto pende invece un lampioncino in ferro battuto. Infine, in alto, sopra il cancello, si legge la scritta “Ossarium” e nella parete dell’ingresso al sacello, tra i mattoni, è inserita a destra una lapide con la scritta “Offerta d’olio”, mentre a sinistra una lapide con la scritta “Offerta in denaro”, entrambe sormontate da una croce scolpita.