Nella piccola città di Gorzone (nome di fantasia dentro una realissima provincia di Vicenza) vivono i gemelli Adriano e Mariano Drago, il primo titolare dell’impresa di pompe funebri di famiglia, il secondo professore di italiano. Lì vivono anche la sindacalista di lungo corso Alice Cumerlato, il preside Francesco Ceccon detto Checocecòn, indomito indipendentista veneto, il segretario di Forza Italia, l’avvocato Concetto Caiazzo e quello del Pd, il pacato Gianluca Visetti.
Mentre Adriano rivoluziona i funerali cittadini, lanciando un nuovo servizio molto gradito dai clienti, e mentre Mariano organizza corsi di dialetto per bambini delle elementari che riscuotono grande successo, in città si avvicinano le elezioni per il rinnovo del sindaco. Centrodestra e centrosinistra si mettono alla ricerca del candidato ideale alla fascia tricolore: qualcuno di “fresco” ed estraneo alle logiche di partito, per avere maggiori chance di vittoria in un clima di distacco generale dalla politica e di voglia di rinnovamento.
Ma c’è da fare i conti con il preside indipendentista, con una lettera che arriva dal passato e con vicende private che sollevano piccoli scandali e piccole vendette. E si sa: finché una campagna elettorale non è finita, tutto può succedere.
Stefano Tomasoni è nato a Dolo nel 1961 e vive a Schio. Scrive da quando aveva vent’anni. Lavora al Giornale di Vicenza e in precedenza è stato responsabile della comunicazione di Confindustria Vicenza. Ha pubblicato una decina tra libri di costume, attualità e memoria locale, il romanzo “Avevo un cuore che ti amava tanto” (Premio Microeditoria di Qualità di Chiari 2012) e il docuromanzo “La Coca-Cola di Boninsegna. Inter-Borussia, la sfida più lunga”.