Non si placano le polemiche dopo il blitz di Forza Nuova fuori dal Teatro Comunale di Thiene l’altra sera, per dimostrare contrarietà alla rappresentazione teatrale ‘Il marito di mio figlio’.
Una ‘pagliacciata’, lo spettacolo messo in scena dalla compagnia La Zonta, che secondo gli esponenti di Forza Nuova è un insulto alla famiglia tradizionale, formata da mamma e papà e giustifica le famiglie arcobaleno, dove coppie gay vengono accettate come genitori. Spettacolo ironico e di grandi contenuti, è il invece il pensiero di chi lo ha visto e apprezzato al Comunale, dove La Zonta fa sempre il pienone.
Uno striscione con scritto ‘Mamma e papà: la base della società’ è stato esposto davanti al teatro la notte di domenica, in segno di protesta.
“La natura nasce come famiglia, si basa sulla coppia uomo-donna, e questo dall’alba dei tempi. In Italia c’è stata una battaglia ideologica dove si è perso il senso della ragione – ha dichiarato Daniele Beschin, coordinatore di Forza Nuova – Si è commesso l’errore di considerare la famiglia non un elemento oggettivo di natura, ma come una variabile socio-culturale, e pertanto soggetta al cambiamento”.
Anche secondo Alessandro Gallo, coordinatore di Lotta Studentesca, “Cercare di manipolare la realtà attraverso la legge è un atto contro natura”.
Una protesta simbolica ma efficace quella di Forza Nuova, che ha scatenato non poche polemiche, e che voleva mettere sotto i riflettori il pensiero dei suoi esponenti.
” La famiglia non è una costruzione del cristianesimo, ma un dato di natura, qualcosa che precede lo stato e la chiesa. Gli antichi sapevano distinguere quello che è pubblico, e può incidere sulla società, da quanto è privato, per cui uno, a casa sua, sotto le lenzuola fa un po’ quello che vuole – ha continuato Beschin – La famiglia, l’unica possibile, è la famiglia naturale. Ciò non toglie che due persone dello stesso sesso possano convivere. Che convivano, disciplinino i loro diritti con un contratto, la cosa importante è che non si deve dare riconoscimento pubblico a una relazione omosessuale. Questa è una cosa che è e deve restare privata. Deve essere regolamentata dal diritto privato, non da quello pubblico. Bisogna opporsi a questa dittatura con tutte le proprie forze. C’è un potere da combattere – ha concluso – evanescente e transnazionale che viaggia con la finanza e punta all’omologazione. Questo potere è il nostro nemico dichiarato”.