Caro assessore alla Cultura Maria Gabriella Strinati,
le scrivo dopo l’esperienza vissuta , quando sono stata al teatro di Thiene per il capolavoro ‘Delitto/castigo’ con Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini.
Interpretazione da autentici fuoriclasse del palcoscenico. Superba interpretazione. Sono rimasta sconvolta dall’emozione di una performance di alto livello, ma queste belle sensazioni sono state rovinate dal comportamento incivile di chi si è messo a ‘messaggiare’ col proprio telefonino. Mi sono sentita disturbare in momenti sublimi di arte pura e mi chiedo cosa ci facessero questi maleducati in platea, intenti a scrivere sulle tastiere illuminate degli smarth phone, note stonate di un capolavoro teatrale che meritava religioso silenzio.
Quello che mi chiedo è perchè se hanno sentito il bisogno del telefonino non abbiano apprezzato quello che stava andando in scena. In effetti si trattava di Dostoevskij, il testo non era una passeggiata e comprendo chi non è riuscito a seguirlo. La domanda sorge spontanea: ‘Quando vai a teatro, lo sceglierai lo spettacolo. E allora, che ci vai a fare se Dostoevskij non lo capisci? E comunque, ti sembra giusto disturbare con il telefono chi ha acquistato un biglietto e vorrebbe isolarsi dal mondo per godersi un capolavoro, che meriterebbe rispetto?’
Scusi lo sfogo. Con l’occasione la ringrazio per la qualità del cartellone spettacoli che ha scelto con cura e che quest’anno, a mio modesto avviso, ha superato ogni aspettativa. A chi non se ne è reso conto, vorrei consigliare spettacoli di attori di fiction, magari quelli sono più leggeri e capaci di attirare l’attenzione di quel pubblico ignorante che manca di rispetto a chi invece, la raffinatezza e la ricercatezza la seleziona.
Carla S., 54 anni, Sarcedo
La risposta dell’Assessore alla Cultura di Thiene
Gentile Spettatrice,
innnanzitutto La ringrazio per le splendide parole che riserva alla Stagione teatrale thienese e che fungono da sprone a fare sempre meglio.
Il cartellone degli spettacoli è il frutto di un’attenta selezione operata da un gruppo di persone, di cui mi onoro di far parte, che valutano con professionalità e competenza le proposte che giungono dal circuito regionale ArteVen. Non è facile, mi creda, far combaciare qualità e costi economici, riuscire a soddisfare il gusto del pubblico che è molto diversificato ma che giustamente pretende alti livelli di recitazione, grandi nomi e pièces teatrali ben scritte e ben allestite, mescolare, infine, profondità di contenuti e sorriso.
Qui a Thiene cerchiamo di riuscirci e percepire che i nostri sforzi vengono apprezzati è fonte di soddisfazione.
Quanto alla Sua legittima osservazione sull’uso dei cellulari, concordo totalmente con la Sua posizione. Molto spesso le compagnie stesse invitano gli spettatori a spegnere competamente il telefonino perché non solo la vibrazione ma anche l’illuminazione del display disturbano gli attori e il pubblico che vuole seguire con concentrazione lo spettacolo.
Mi impegno con Lei e con tutti gli altri amanti del teatro che mi hanno segnalato in passato questo tipo di problemi a rinnovare l’invito a una maggiore educazione e rispetto nei confronti di artisti e pubblico.
Andare a teatro è un atto di fede nella cultura, è provare emozioni e sentimenti.
Chi non comprende la magia che ogni sera si replica sul palcoscenico di tutti i teatri del mondo non sa cosa sottrae al proprio animo.
Cordialmente
Maria Gabriella Strinati
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