Dal palco di “Propaganda Live” a quello del Teatro Civico di Schio per due serate da tutto esaurito. Dopo il grande successo dell’apertura di stagione con il circo-teatro internazionale, il secondo appuntamento di “Schio Grande Teatro 2023/2024”, realizzato dalla Fondazione Teatro Civico e dal Comune di Schio in collaborazione con Arteven Circuito Multidisciplinare Regionale, è con Andrea Pennacchi in “Pojana e i suoi fratelli” mercoledì 15 e giovedì 16 novembre, ore 21 al Teatro Civico. Lo spettacolo è uno dei più attesi dal grande pubblico, i posti per entrambe le repliche sono esauriti in prevendita con mille spettatori pronti ad incontrare nuovamente l’attore e drammaturgo padovano. Non è infatti la prima volta che calca i palcoscenici di Schio: Pennacchi è particolarmente legato ai cittadini scledensi, molti dei quali hanno trascorso la propria adolescenza con Campus Company, il laboratorio teatrale che per diversi anni ha visto come conduttore proprio Andrea Pennacchi. Dopo il grande successo riscosso al cinema e in televisione, il pubblico del Teatro Civico torna entusiasta in sala per apprezzare i suoi spettacoli dal vivo. L’attore questa volta porta in scena il “Pojana”, personaggio caustico e provocatorio che ha spopolato sul web con il video “Ciao Teroni” per poi approdare su La7. A Giorgio Gobbo e Gianluca Segato è affidato l’accompagnamento musicale dal vivo.
Nato dalla versione ambientata in Veneto de “Le allegre comari di Windsor” scritta da Andrea Pennacchi, Franco Ford detto “il Pojana” era il ricco padroncino con tutte le sue fisse come le armi, i schei e le tasse. In seguito “Propaganda Live” l’ha portato in onda rivelandolo per quello che è: un demone, piccolo, dentro ognuno di noi, non privo di saggezza ma non particolarmente in alto nella gerarchia infernale. Usa la verità per i suoi fini e trova divertenti cose che non lo sono. Pojana è un personaggio grottesco ma profondamente reale, paradossale eppure così vicino alla vita quotidiana. Mescolando un po’ di verità e falsità racconta storie popolate dai fratelli cattivi del Pojanistan: Edo il security, Tonon il derattizzatore, Alvise il nero e altre surreali personalità regionali, uno più cattivo dell’altro. È significativo che da provinciali buoni e gran lavoratori i veneti siano diventati oggi cattivi, evasori, razzisti, ottusi. Un enigma che si risolve in racconto: da maschere più o meno goldoniane a specchio di una società intera.
Con questo appuntamento torna anche il progetto “Campus Tè”, il percorso di accompagnamento alla visione degli spettacoli aperto a tutti. Giovedì 16 novembre ore 18.30 in Sala Calendoli Andrea Pennacchi incontra l’imprenditore Stefano Bicego e il pubblico davanti ad una tazza di tè. L’incontro è realizzato in collaborazione con la Cooperativa Sociale Il Ponte. Ingresso gratuito senza prenotazione fino ad esaurimento posti.
Andrea Penacchi è teatrista dal 1993. Si è formato come attore seguendo maestri come Eimuntas Nekrosius, Carlos Alsina, Cesar Brie e Laura Curino. Ha composto “Eroi”, finalista al Premio Off del Teatro Stabile del Veneto con Giorgio Gobbo e Sergio Marchesini. Ha recitato per il Teatro Stabile del Veneto con la direzione di Damiano Michieletto, Bepi Emiliani, Emanuele Maria Basso e Natalino Balasso. Per il cinema ha iniziato interpretando la parte di Sandro in “Io sono Li” di Andrea Segre e per Carlo Mazzacurati ne “La sedia della felicità”. Dal 2020 con Paola Cortellesi recita nella serie Sky “Petra”.
Informazioni: Posti esauriti in prevendita. Le sere di spettacolo la biglietteria del Teatro Civico apre alle ore 20.
Info: Teatro Civico, tel 0445 525577, info@teatrocivicoschio.it, www.teatrocivicoschio.it.
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