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Schio. Sorpresa ai Giardini Jaquard: dalla terra spunta un antico felino

Il ritrovamento della statua di un felino con le fauci spalancate è stata la piacevole sorpresa che il comune di Schio ha ricevuto per la conclusione dei lavori di recupero della copertura in legno del teatro del complesso Jaquard.

Un’opera d’arte, sicuramente preziosa, che era stata coperta da uno strato di terra franata che avevo reso invisibile il manufatto. Un gatto, o un felino selvatico, modellato con materiale misto in  laterizio e calce e che sarà presto studiato per capirne l’età e la provenienza.
Si è svolta oggi a Schio la conferenza per la presentazione dei lavori  per il rifacimento della copertura del teatro e un entusiasta sindaco Valter Orsi ha illustrato un parte dell’intervento assieme a Sergio Rossi (assessore all’Urbanistica), Giovanna Vigili de Kreutzenberg Rossi di Schio (capo delegazione FAI di Vicenza), Stefano Prandato (direttore Area Imprese Verona Vicenza, Intesa Sanpaolo), Riccardo Fabris (progettista e direttore dei lavori), Giorgio Cocco (progettista e direttore lavori delle opere a verde del giardino e Alberto Finozzi (restauratore dei tondi in terracotta).

FAI (Fondo Ambiente Italiano) e Intesa Sanpaolo hanno sostenuto i lavori con un contributo di 30mila euro nell’ambito del progetto “I Luoghi del Cuore”, il censimento nazionale dei luoghi da non dimenticare.

Votato da oltre 11mila persone nell’iniziativa ‘I luoghi del cuore’, i Giardini Jaquard hanno dimostrato di essere al centro degli interessi degli scledensi, che con le loro preferenze hanno mostrato affetto e grande attenzione alla città.

Grazie al risultato raggiunto, il comune di Schio, ente proprietario del complesso, ha potuto accedere alle “Linee Guida per la selezione degli interventi a favore dei Luoghi votati al censimento 2012” e candidare al FAI un progetto di recupero del Giardino. Primo classificato tra i luoghi del cuore ammessi alle Linee Guida ma non finanziati per esaurimento di fondi, a novembre 2015 il Complesso Jacquard è stato oggetto di una riassegnazione di contributo a seguito della revoca dei fondi destinati a un altro luogo del cuore, selezionato alle Linee Guida ma impossibilitato a realizzare l’intervento come configurato in origine. Il peggioramento dello stato di conservazione del Complesso, che a fine 2013 aveva subito un crollo delle coperture del teatro, ha portato a decidere di destinare il contributo “I Luoghi del Cuore” di 30.000 euro all’intervento più urgente: il recupero del tetto del teatro.

Dopo l’introduzione di Valter Orsi e di Sergio Rossi,  Riccardo Fabris, progettista e direttore dei lavori ha descritto il processo degli interventi svolti. La prima fase dei lavori ha previsto la messa in sicurezza del fabbricato, la puntellazione dal basso dell’impalcato della platea, l’impermeabilizzazione provvisoria delle coperture non crollate, delle creste murarie e del solaio della platea. Successivamente si è intervenuti nella messa in sicurezza dei 12 medaglioni in terracotta, che decorano la facciata principale del teatro. Di questo hanno illustrato i lavori i restauratori Alberto Finozzi e Giorgia Uraghi.

I lavori di rifacimento del tetto hanno avuto inizio il 22 marzo 2016 e hanno interessato, oltre alla copertura del teatro costituita da 7 capriate lignee, anche il restauro dell’impalcato ligneo della sala teatrale (platea) al piano primo. Attualmente i lavori di restauro dei medaglioni sono in fase di completamento.

L’intervento realizzato grazie a “I Luoghi del Cuore” si inserisce all’interno di uno più ampio avviato dal comune per un importo complessivo di 1 milione di euro, di cui 590mila euro stanziati da Regione Veneto, volto ad avviare il recupero del complesso con i suoi elementi più significativi e alla riapertura parziale del giardino.

Il 22 maggio scorso è stato avviato l’ultimo lotto di lavori che interesserà le opere a verde, i percorsi e le parti architettoniche del parco storico. La conclusione di questo lotto prevista entro l’anno permetterà di aprire al pubblico, restituendoli ai cittadini, una porzione del giardino storico, il ninfeo, i percorsi di arrivo alla serra e una parte delle grotte.

Giovanna Vigili de Kreutzenberg Rossi di Schio ha espresso grande soddisfazione per i risultati raggiunti, sottolineando l’importanza dell’amore che gli scledensi stanno dimostrando per il complesso culturale Jacquard. Stefano Prandato ha ribadito l’impegno dell’istituto di credito che rappresenta, per la valorizzazione dei molti esempi di bellezza che il nostro Paese ha la fortuna di avere.

“L’intervento a favore del Complesso Jacquard si configura non solo come una fondamentale azione di conservazione e tutela tesa a garantire il godimento almeno parziale del bene da parte del pubblico, ma anche come un importante esempio di collaborazione tra pubblico e privato e di creazione di sinergie e collaborazioni virtuose sul territorio – ha spiegato Valter Orsi – L’impegno di Comune, Regione, FAI, Intesa Sanpaolo e degli altri soggetti che attivamente sostengono il progetto di recupero del complesso permettono di dare una risposta concreta a quanti hanno segnalato con passione e impegno questo “luogo del cuore” e rappresentano un volano per attrarre nuovi finanziamenti che possano portare al recupero complessivo del bene”.

A.B.