È stara rinnovata per altri tre anni la convenzione tra l’amministrazione comunale di Schio e la Fondazione Teatro Civico. Valida fino al dicembre 2022, la convenzione conferma la gestione in comodato gratuito del Teatro Civico e del Teatro Astra da parte della Fondazione che da oltre 25 anni realizza e promuove rassegne di prosa, musica, danza, teatro, laboratori e attività culturali coinvolgendo ogni anno più di 20mila spettatori. Due, infatti, i filoni della proposta culturale della Fondazione: la programmazione di spettacoli dal vivo e i progetti educativi che si traducono annualmente in circa 160 appuntamenti di laboratorio e una cinquantina di repliche ospitate al solo Teatro Civico.
“Il rinnovo della convenzione tra il Comune e la Fondazione dà continuità a un’offerta culturale che ha raggiunto ottimi risultati sia dal punto di vista della qualità della programmazione e sia per quanto riguarda la risposta del pubblico – ha detto l’assessore alla cultura Barbara Corzato – Siamo soddisfatti e orgogliosi di come il Teatro Civico e il Teatro Astra siano stati collegati concettualmente e resi vero e proprio punto di riferimento e di espressione di forme artistiche differenti. I progetti culturali e sociali promossi dalla fondazione, inoltre, hanno saputo interpretare e rispondere ai bisogni del territorio aumentando il coinvolgimento della cittadinanza in chiave innovativa”.
Progetti culturali e rassegne che, con l’inizio dei lavori al Teatro Civico previsti per il prossimo ottobre, troveranno spazio per tutto il resto del 2020 e fino alla primavera del 2021 al Teatro Astra e in altri spazi pubblici della città come Palazzo Fogazzaro, dove è già in corso ‘Dance Well: ricerca e movimento per il Parkinson’, il Lanificio Conte, lo Spazio Shed, la chiesa di San Francesco e il Faber Box che ospiterà il laboratorio teatrale ‘Campus Company’.
“I lavori previsti al loggione renderanno ancora più prestigioso il nostro Teatro Civico – ha aggiunto l’assessore Corzato – Nel periodo di chiusura della struttura per la presenza del cantiere, però, le attività culturali proseguiranno normalmente in altri spazi pubblici che abbiamo decido di mettere a disposizione della Fondazione”.