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Santorso. Mondo arabo e occidente. Le contraddizioni della società globale

Mondo arabo e occidente. Un argomento scottante che mai come in questi tempi richiede approfondimenti.

Perchè si vive in un mondo che vuole la globalità, che si confronta da un capo all’altro della terra sui social network, che invita a vivere online per non escludere nessuno e poi ‘cozza’ contro lo scoglio del ‘mondo arabo’ e non riesce a venirne fuori.

Per capirne un po’ di più, appuntamento venerdì 28 aprile alle 20.30 alle Scuole Medie Cipani di Santorso.

‘Mondo arabo e occidente: Crisi di ragione o di identità?’ è il titolo della serata, che fa parte di una serie di incontri di approfondimento per estendere l’orizzonte di uno sguardo ragionevole alle contraddizioni della società globale.

Ospiti d’eccezione per affrontare un argomento difficile: Moulay Zidane El Amrani (arabista, docente all’università di Padova e collaboratore all’università del Sacro Cuore di Milano), Paolo Branca (ricercatore in islamistica e docente all’università del Sacro Cuore di Milano) e Said El Allam (docente di Scienze Politiche all’università di Mohammed V di Rabat in Marocco).

“L’Islam, religione maggioritaria e incisiva nel mondo arabo, è una fede che si adegua ad ogni tempo e spazio – ha sottolineato Moulay Zidane El Amrani – Tuttavia, una parte non maggioritaria, ma altrettanto incisiva della nazione islamica risulta totalmente incapace di essere contemporanea.

In questo contesto si sta facendo sempre più stretta quella strada che custodisce una luce così immensa da poter illuminare molte società arabo-islamiche oggi schiacciate ed ingabbiate dal più bieco oscurantismo interpretativo. Un male che tiene milioni di fedeli in ostaggio del passato e impotenti davanti alle sfide della contemporaneità. Quel sentiero si chiama  Ijtihad, inteso come interpretazione evolutiva dei testi sacri, fisiologico nell’Islam in ogni suo periodo storico. Un certo Occidente sbrigativo e approssimativo percepisce i musulmani come un unicum, tutti abitanti del fantomatico paese di Musulmaniya, e non come quel vasto e complesso mosaico variopinto che va da Tangeri a Giacarta, negandone così le interne diversità, sfumature e peculiarità, e finisce per pretendere dalla società civile musulmana, in Europa e altrove, la missione impossibile di dissociarsi da qualcosa a cui la maggioranza musulmana non si è mai associata, nonché di trovare in solitudine una soluzione ad una piaga dove l’Islam maggioritario non è parte del problema – ha concluso – ma può contribuire alla soluzione”.

Moderatori della serata Antonio De Martin, dottorando di ricerca in Politica del Medio Oriente all’università di Kent a Canterbury (Gran Bretagna) e Samad Darmouch, presidente dell’associazione di mediazione culturale Averroè.

L’incontro gode del patrocinio dell’assessorato alla Cultura del comune di Santorso.