Dall’Italia alla Spagna, dalla Francia al Perù e all’Argentina. Artisti provenienti da tutto il mondo si sono dati appuntamento da mercoledì 23 a domenica 27 agosto a Roana, suggestivo comune situato sull’Altopiano di Asiago in occasione del CUCUFestival, la manifestazione internazionale dedicata al Teatro di Strada promossa e coordinata dal Comune di Roana e organizzata dall’Associazione Culturale Arci Carichi Sospesi con la collaborazione delle Proloco delle sei frazioni del territorio cimbro.
Forte del successo delle precedenti, anche questa XIII Edizione promette di trasformare le piazze, le vie e finanche i boschi di Roana, Mezzaselva, Cesuna, Canove, Tresche Conca, e Camporovere, in un palcoscenico a cielo aperto, pronte ad ospitare spettacoli di circo contemporaneo, palo cinese, acrobatica, clownerie, danza verticale e musica.
«Il CucuFestival è una kermesse dedicata all’arte di strada che nel Comune di Roana assume caratteristiche uniche grazie alla volontà di eseguire le performance sia coinvolgendo le piazze delle nostre sei frazioni, ognuna diversa per storia e peculiarità, sia coinvolgendo elementi naturali come alberi e prati in luoghi suggestivi in mezzo alla natura. – racconta Cesare Azzolini, Consigliere del Comune di Roana con delega alla Cultura – Questo, assieme ad un’organizzazione che porta novità e artisti diversi tutti gli anni, rendono CucuFestival un evento molto apprezzato e seguito da anni da moltissimi turisti ma anche residenti di ogni fascia di età. Uno spettacolo davvero da non perdere».
In occasione del centenario della nascita non poteva mancare un omaggio al genio di Italo Calvino. A lui è dedicato Fili invisibili, spettacolo di circo contemporaneo del Collettivo 6TU che aprirà in anteprima il CUCUFestival al Laghetto di Roana. Grazie alla reinterpretazione di alcuni suoi saggi e romanzi, tra i quali Le città invisibili, Se una notte d’inverno un viaggiatore, Le cosmicomiche e Lezioni americane, gli artisti renderanno gli spettatori protagonisti di racconti e scenari realistici e immaginati legati tra loro da un filo invisibile.
Due saranno quest’anno le esibizioni provenienti dall’Argentina. In Will you marry me? le acrobazie sul palo cinese della Cia Derecha Izquerda ci racconteranno di una travagliata proposta di matrimonio tra un innamorato e la sua amata, che però non ne vuole sapere, né di lui, né del matrimonio. Mano a mano, tango, rock latinoamericano e balletto sono invece gli ingredienti con i quali il Duo Laos, in Otros Aires, vuole rappresentare la libertà di espressione e l’importanza della dedizione e della persistenza nel seguire le proprie idee con entusiasmo e tenacia.
Un universo bohémien senza tempo, dove acrobazie e funambolismo sono protagonisti, è l’ambientazione in cui verrà trascinato il pubblico durante Copa-Copìn degli spagnoli Cia Langostura, tre acrobati impegnati a pesare la vita al ritmo del vino in un locale di periferia dove tutto sembra possibile tra umorismo e complicità, giochi e illusioni.
L’artista francese Max Maccarinelli ci farà invece conoscere il surreale e clownesco clochard Arthur. Tra spazzatura accatastata e carrelli improvvisati, il nostro protagonista si trasforma tuttavia in un cuoco provetto e un vero e proprio ristorante magicamente prende forma davanti ai suoi occhi, tra ricette impossibili, oggetti che si animano, padelle fumanti ed espedienti in bilico tra l’assurdo e il comico.
Molto nutrita quest’anno anche la compagine italiana. In un mondo in cui i sogni sembrano sempre più fragili ed effimeri si muovono i due protagonisti italo-peruviani di Cometa Circus con il loro linguaggio fatto di evoluzioni acrobatiche ed oggetti sospesi che contagerà gli spettatori con il loro ritmo tropicale, lasciando una scia di luce nella loro immaginazione.
La musica è al centro di Sax-Oh! Orchestra di Filippo Brunetti che esplora un nuovo universo sonoro, visivo e comico, puntando alla rivisitazione del clown musicale tradizionale, attraverso la pratica della “musica libera improvvisata” e la costante ricerca di collegamenti con la clownerie e la sua filosofia.
Dato il luogo in cui si svolge il CUCU Festival, non potevano mancare due performance con al centro la natura, da ammirare, preservare e amare. In Soul of Nature di Artemakia i “Custodi delle Foreste Antiche” accompagneranno la protagonista in un viaggio intriso di temi importanti per parlare dell’impatto umano, del rapporto uomo-fauna selvatica e delle occasioni mancate nella lotta contro i primordi dei mutamenti climatici. Da non perdere, infine, l’esibizione della Compagnia Il Posto che in occasione Festival porterà una performance site specific itinerante suddivisa in tre tappe appositamente allestite nel bosco di SelvArt a Mezzaselva: To the moon and back. Lo spettacolo di danza verticale è ispirato è ispirato al surrealismo di Magritte, De Chirico, Dali, Kush una sequenza di azioni coreografiche il cui fil rouge è la natura e il sogno con l’intento di mostrare allo spettatore una realtà diversa che esiste in un universo intoccabile.
Tutti gli eventi sono ad ingresso libero e gratuito