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Piovene Rocchette e le sue birrerie storiche. Storie del nostro territorio

Il paese di Piovene Rocchette e la birra vantano un legame molto forte, qui infatti sorsero nei secoli scorsi due birrerie la cui fama si sparse anche fuori Regione: Piovene Rocchette ospita la Birreria Vecia e la Birreria Summano, due grandi birrerie storiche. La ragione di questa loro fama può essere ricercata nella purezza e nella bontà dell’acqua che sgorga dalle fonti e dalle fontane del paese, che nel corso del tempo è diventato l’ingrediente di elezione per la preparazione della birra e di liquori a base di erbe medicinali.

La Birreria Vecia risale al 1867. All’origine la birreria era gestita dai frati Girolimini, che producevano la birra sfruttando l’acqua cristallina che sgorgava dal Monte Summano, che si erge dietro alla birreria. Essa si trova nella parte antica del paese, tra l‘ospizio e una scalinata di pietra bianca che conduce al parcheggio sottostante.

È proprio nell’edificio che costeggia la scalinata dell’Ospizio, lungo il percorso verso il Summano, che venne realizzata la prima fabbrica di birra a Piovene nel 1868, da parte di Pietro Rossi, parente del famoso Alessandro Rossi. Pietro, assieme alla moglie Anna Segafreddo, acquistò infatti la proprietà chiamata “Ospizio dei Girolimini” e al n. 175 del tempo venne dislocata la fabbrica. Quest’ultima era ben attrezzata, oltre ad essere spaziosa, era infatti dotata di forni per la torrefazione dell’orzo, vasche, rinfrescatoio e granai per la conservazione dei cereali. Nel corso del tempo, l’acqua che sgorga dalle fonti e dalle fontane di Piovene Rocchette è diventata l’ingrediente fondamentale per la preparazione della birra e di liquori a base di erbe medicinali, come il liquore Girolimino.

Birreria Vecia: le antiche grotte naturali e storia della birreria

All’interno della Birreria Vecia si nascondono delle antiche e affascinanti grotte naturali, utilizzate dai frati Girolimini per la produzione della birra. Nelle grotte sono inoltre presenti delle vasche, il cui scopo era molto probabilmente raccogliere l’acqua fresca che sarebbe servita per realizzare la birra. Alcune porzioni mostrano deivolti e all’interno si trovano delle vasche che sfruttano il principio dei vasi comunicanti di Archimede. La gestione della Birreria Vecia è disponibile ad accompagnare chi lo desidera a visitare le grotte previa richiesta.

La prima produzione di birra ebbe luogo il 14 gennaio 1869. Nel 1879 la proprietà venne acquistata dal commerciante bavarese Isidor Götz per conto della Società Francesco Zanella e Compagni. Seguì un periodo di prosperità che si concluse con la messa in vendita della proprietà e delle stabile nel 1902 al commendator Gaetano Rossi, il quale la donò al Comune per festeggiare il venticinquennale della propria gestione della Lanerossi. E da allora è un punto di riferimento per i piovenesi e non solo.

La Birreria Vecia al giorno d’oggi

Al giorno d’oggi, la Birreria Vecia si presta come un ottimo e fresco rifugio dal caldo estivo, un punto di ristoro immerso nel verde. All’esterno sono presenti tavoli e ombrelloni, mentre all’interno si accede ad un’ampia sala. Esistono diverse e numerose birre da gustare, dalle birre alla spina alle proposte di birra in bottiglia. Il menu della Birreria Vecia si basa principalmente su una selezione di piatti tipici vicentini, bruschette e hamburger. Non mancano le insalate creative e le proposte per i più piccoli.

Le premesse per la nascita della Birreria Summano si creano nell’anno 1853, con “l’alienazione enfi-teotica dei beni incolti del Comune di Piovene”. Mentre la sua attività vera e propria inizia nel 1873, e nel 1879 si costituisce la società in accomandita semplice “Francesco Zanella & C.” per la fabbricazione della birra uso-Baviera. Qualche anno più tardi, nel 1881, il Re Umberto I concede la facoltà di innalzare lo stemma reale sull’insegna della fabbrica.

A seguito di una serie di sfortunati avvenimenti legati allo scoppio delle due guerre mondiali, come il bombardamento della Birreria nel 1916 e la scarsità delle materie prime come carbone, luppolo e orzo, nel 1958 la produzione propria di birra viene rimpiazzata con grandi birre nazionali, artigianali locali ed internazionali. Alcune di queste birre citate pocanzi concedettero di vendere i propri prestigiosi prodotti con il marchio “Birra Real Summano”. Infatti nel dopoguerra i tempi cambiano: in campo industriale dominano i colossi, e anche la piccola industria birraria di Piovene si adegua.

Birreria Summano: al giorno d’oggi

La birreria odierna, che vanta più di centocinquanta anni storia, è un luogo amato dagli appassionati, che possono ammirare un edificio dal sapore antico, immerso in un parco secolare, assaggiando qualche birra anche artigianale e di produzione locale.

Infatti, al giorno d’oggi, la storica Birreria Summano rappresenta una tappa fondamentale per chi è di passaggio o semplicemente per chi vuole rilassarsi gustando una delle numerose birre proposte o uno sfizioso piatto. All’interno del menu spiccano piatti tipici regionali e dell’Alto Adige, bruschette, panini, piadine e taglieri. Lo spazio esterno della Birreria Summano è caratterizzato da un ampio parco, dotato di tavoli e ombrelloni, mentre all’interno sono presenti quattro sale capienti.

Nel corso dell’anno la Birreria Summano organizza inoltre periodicamente delle serate a tema, dedicate a specifici tipi di birre ed accompagnate da spiegazioni e racconti di esperti Mastri Birrai.

a cura di Pedemontana Vi