La Provincia di Vicenza ha pubblicato un avviso per raccogliere proposte di valorizzazione del complesso settecentesco a Montecchio Maggiore, di cui è proprietaria dal 1966, anno in cui Anna Maria Lombardi cedette la villa all’amministrazione provinciale.
Da allora la Provincia ha investito ingenti risorse per mantenere e valorizzare una delle ville venete più significative della regione, che vanta un salone interamente affrescato da Giambattista Tiepolo, facendone la propria sede di rappresentanza e ricevendo qui presidenti e ambasciatori di tutto il mondo.
“Oggi la Provincia fa un passo avanti -afferma il presidente Andrea Nardin– con la volontà di aprire la villa ad una maggiore fruizione da parte della collettività, migliorandone l’attrattività turistica e la visibilità. Villa Cordellina è un bene collettivo ed è fondamentale che i vicentini, e non solo, la vivano. Altrettanto fondamentale -aggiunge il presidente- è che i costi del suo mantenimento non gravino esclusivamente sul bilancio provinciale, per questo la apriamo anche ad una destinazione economica, sempre nel rispetto della sua storia e dello scrigno d’arte che rappresenta.”
L’avviso si rivolge a singoli, società, associazioni, fondazioni, raggruppamenti temporanei di imprese anche costituendi. Insomma, chiunque abbia un’idea per vivacizzare il complesso immobiliare di villa Cordellina può presentarla alla Provincia, compilando il modulo pubblicato sul sito internet istituzionale.
A titolo d’esempio, può trattarsi di manifestazioni culturali, organizzazione di conferenze ed eventi, aperture al pubblico, visite guidate, gestione biglietteria e bookshop, bar caffetteria, servizio custodia/guardiania, gestione del sito. C’è una foresteria con 6 piccoli appartamenti che può diventare un bed&breakfast. C’è una cantina con ghiacciaia perfetta per ospitare degustazioni enogastronomiche. Due appartamenti nobiliari, dove hanno dormito i presidenti della Repubblica Luigi Einaudi, Antonio Segni, Giovanni Leone e Francesco Cossiga, potrebbero essere messi a disposizione per chi vuole provare l’emozione di soggiornare in una villa settecentesca.
Spazio alla fantasia, con un vincolo non da poco: l’intero complesso è vincolato quale bene culturale di particolare pregio (D.Lgs. 22/01/2004 n. 42 Codice dei beni culturali e del paesaggio) e le proposte che perverranno da parte degli operatori economici potrebbero avere la necessità di un’autorizzazione preventiva della Sopraintendenza competente.
Naturalmente villa Cordellina rimane non solo nella proprietà, ma anche nella disponibilità della Provincia, che si riserva alcuni utilizzi gratuiti all’anno per eventi e iniziative di carattere istituzionale, oltre all’utilizzo per riprese video promozionali e per visite guidate istituzionali.
Il termine per la presentazione delle proposte è il 19 aprile.
A seguire, tutti coloro che avranno aderito all’avviso saranno invitati ad un confronto tecnico dove potranno esporre la loro idea di valorizzazione del complesso.
La Provincia valuterà la soluzione migliore scegliendo la procedura da seguire.
Il complesso di Villa Cordellina Lombardi è così composto:
- Villa padronale
- Sala vetri ed ex scuderie
- Foresterie
- Palazzina Uffici
- Abitazione del custode
- Complesso dei rustici
- Parco e giardini della villa
- Mure ornamentali
- Area verde destinata a parcheggio per grandi manifestazioni
- Area parco
- Rustici ex Danese
- Rustici ex Ghiotto