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Marano non dimentica la strage di Bologna. Le iniziative

La comunità maranese si prepara alla commemorazione del 44° anniversario della strage di Bologna, che colpì profondamente anche Marano Vicentino, con la morte di due concittadini, Elisabetta Manea e il figlio Roberto De Marchi.
“La memoria delle stragi – in particolare di quella del 2 agosto, che ha stravolto diverse comunità in tutta Italia, tra cui la nostra – è un preciso dovere civico, oltre che un modo per accompagnare e lenire il dolore della famiglia De Marchi”, sottolinea il Sindaco, Marco Guzzonato. “La matrice neofascista di quell’orribile atto, come il disegno eversivo e antidemocratico dei mandanti, supportati da pezzi deviati dello Stato, sono elementi ormai chiari su cui tutte le istituzioni repubblicane devono riflettere, affinché stagioni come quella non si ripetano in alcun contesto”.

La memoria della strage continua giorno dopo giorno anche a Marano Vicentino. Lo scorso maggio i fratelli De Marchi hanno incontrato le classi terze per una testimonianza e in occasione del 2 agosto sono in programma diverse iniziative, a partire dal manifesto della giornata, curato ogni anno da un artista diverso: quest’anno è un’opera a cura di Ife Collective con l’artista Giulia Deganello.
Il 2 agosto 2024 alle 8.00 nella chiesa di Santa Maria Annunziata a Marano Vicentino sarà celebrata una santa messa, mentre una delegazione dell’Amministrazione comunale parteciperà al corteo e alla cerimonia a Bologna (per i dettagli si veda https://www.comune.bologna.it/notizie/2-agosto-2024).
Dopo la dedica a Roberto De Marchi della palestra comunale, quest’anno sarà inaugurata la nuova via Elisabetta Manea: sabato 3 agosto alle 11.00, in una cerimonia pubblica con il Sindaco e la famiglia De Marchi, a cui tutta la cittadinanza è invitata a prendere parte. La nuova via Elisabetta Manea è una laterale di via Prole.
Sempre sabato 3 agosto, inoltre, alle 20.30 in stazione Gianfranco Bettin e Maurizio Dianese presenteranno il libro “La tigre e i gelidi mostri. Una verità d’insieme sulle stragi politiche in Italia” (Feltrinelli, 2023).

Il manifesto del 2 agosto 2024
Il manifesto maranese che ricorda il 2 agosto, quest’anno è a cura di Ife Collective con l’artista Giulia Deganello.
L’opera, il cui sviluppo procede per diversi piani concettuali e grafici, ripercorre idealmente il viaggio che Elisabetta Manea e Roberto De Marchi avrebbero dovuto compiere da Marano Vicentino a Putignano (Bari), in Puglia. Madre e figlio erano infatti partiti per raggiungere dei parenti a Putignano, per una rara, se non unica, occasione di vacanza che Elisabetta si era concessa.
L’idea del manifesto è stata quindi concepita a partire dal senso di vuoto e sospensione che la perdita della madre e del fratello hanno lasciato nell’orto di casa. “A partire dal giardino domestico, abbiamo individuato le nicchie verdi del viaggio che madre e figlio dovevano compiere”, spiegano le curatrici. “Di Bologna abbiamo analizzato e astratto la piazza della stazione con i suoi alberi e cespugli, di Putignano le campagne arse dal sole nei pressi della ferrovia. La frammentazione e l’astrazione delle forme, a partire dalle composizioni delle ombre delle vedute aeree, ci ha permesso di creare un percorso nuovo, una mappa alternativa che lega questi luoghi creando una nuova geografia”. Questo arcipelago si incontra poi con le figure sottostanti: le sagome degli alberi e piante care a Elisabetta e a tutta la famiglia, come il biancospino, suo albero prediletto, il prugno con i suoi frutti destinati alle marmellate e il saggio albero di fico. “Durante la conversazione con il figlio Mario De Marchi, abbiamo appreso come il giardino rappresentasse il luogo di serena laboriosità della madre, la quale si dedicava alla coltivazione di fiori e di frutta e ortaggi. I figli in questo microcosmo materno venivano chiamati per prendersi cura della terra zappando e facendo alcuni lavoretti, poco apprezzati allora soprattutto per l’irruenza che l’adolescenza si porta dietro, ma insegnamento di cura preziosa nel presente. Abbiamo concepito quindi una narrazione alternativa, una geografia praticabile con la mente e con il cuore capace di ricongiungere i punti, le persone e le relazioni, per trovare un’alternativa al dolore atroce che questo momento deve aver suscitato”.
Nella Stazione delle Arti di Marano Vicentino saranno inoltre esposti i manifesti commemorativi dedicati di anno in anno dal Comune di Marano Vicentino alla strage di Bologna.

La presentazione del libro con Bettin e Dianese
Sabato 3 agosto 2024, alle 20.30 nella Stazione delle Arti (in via Stazione), Gianfranco Bettin e Maurizio Dianese presentano il libro “La tigre e i gelidi mostri. Una verità d’insieme sulle stragi politiche in Italia”, pubblicato nel 2023 da Feltrinelli (si veda https://www.feltrinellieditore.it/opera/le-stragi-e-lo-stato/).
Nel volume gli autori ricostruiscono i giorni e i minuti che hanno preceduto le “stragi politiche”, e gli identikit e i nomi, alcuni mai fatti prima, di chi le ha eseguite. In questa trama due fili si snodano: il filo rosso sangue delle stragi, da piazza Fontana a Bologna, e il filo nero dei colpi di Stato minacciati o tentati ma comunque incombenti. “Indagare, scavare nelle stragi e nelle trame, cercare la verità anche oltre le risultanze processuali significa dar conto di cosa sia davvero avvenuto in Italia in quei decenni cruciali la cui ombra si allunga fino a oggi”, sottolineano gli autori.
L’ingresso è libero e in caso di pioggia la presentazione si terrà in biblioteca.