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Lugo. Vittorio Sgarbi su Villa Godi Malinverni: “Una delle prime, bellissime opere del Palladio”

Vittorio Sgarbi ha voluto dedicare qualche minuto a Villa Godi Malinverni  ieri sera a Lonigo, dove ha presenziato per il festival di letteratura e arti varie ‘Caratteri Mobili’.

Una serata dedicata all’arte, con il noto professore, critico e storico dell’arte, sul palco del teatro comunale per l’incontro ‘Rinascimento veneto tra Paolo Veronese e Andrea Palladio’.

Un breve viaggio con accenni alle opere che hanno contraddistinto il pittore Pierto Caliari (detto Veronese) e maggiori dettagli sulle ville venete che portano la firma dell’architetto Andrea di Pietro della Gondola (meglio noto come Andrea Palladio).

Sgarbi ha parlato delle bellezze del territorio e non solo, soffermandosi per qualche istante anche sull’importanza delle chiese e della religione nel ruolo dell’arte. “Dobbiamo essere grati alla religione anche se Dio non esistesse”, ha commentato il professore, spiegando che proprio grazie al culto del divino l’umanità può vantare ed ammirare chiese e opere meravigliose.

Ma proprio parlando delle ville palladiane che contraddistinguono la pianura veneta, sfogliando una serie di slides con le fotografie delle maestose creazioni dell’architetto più famoso del vicentino, Sgarbi si è soffermato su Lugo di Vicenza e sulla sua Villa Godi Malinverni, descrivendone in breve la bellezza e le tipicità che la contraddistinguono.

Villa Godi è infatti una delle prime opere del Palladio, che lui stesso cita nel trattato del 1570 ‘I quattro libri dell’architettura’.

Villa Godi è il primo passo dell’architetto veneto verso la costruzione di una nuova tipologia di residenze di campagna, nelle quali si fondono la tradizione costruttiva locale del tempo e le nuove conoscenze che il Palladio aveva appreso dal suo amico e mentore Gian Giorgio Trissino.

Dal 1996 Villa Godi Malinverni è inserita assieme alle altre ville palladiane nell’elenco dei ‘Patrimoni dell’umanità dell’Unesco’ e al suo interno ospita un museo paleontologico con centinaia di fossili.

Anna Bianchini