L’Intelligenza Artificiale può diventare una minaccia all’integrità dell’informazione, oppure, uno strumento che potenzia la verifica delle notizie. Ne ha parlato l’autrice del manuale ‘Giornalismo senza robot ai tempi dell’Intelligenza Artificiale, Manuela Pelati, a studentesse e studenti, lo scorso giovedì 20 febbraio, nella storica sede di via Giulia, a Roma, di Gangemi Editore.

IA: UN RISCHIO O UNA OPPORTUNITA’?

Sebbene l’uso dell’Intelligenza Artificiale sia in rapida ascesa, lo strumento di natural language processing non deve essere percepito come una minaccia per il lavoro del professionista. Le chatbot che rispondono a qualsiasi interrogazione, in qualche frazione di secondo, al contrario, possono diventare uno strumento di supporto, che assiste e favorisce l’organizzazione di grandi quantità di dati. Questo è uno dei principali punti emersi durante il confronto con studentesse e studenti, i quali hanno avuto modo di riservare alcune domande per approfondire il tema con l’autrice Manuela Pelati, giornalista e professoressa di giornalismo specialistico presso l’Università Roma Tre, Daniele Balicco, professore associato di letterature comparate presso l’Università Roma Tre e Guido D’Ubaldo, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio.

LE FAKE NEWS

Le piattaforme di Intelligenza Artificiale sono facilmente accessibili per tutti; in pochi secondi restituiscono soluzioni a qualsiasi interrogazione, generano testi, ma anche immagini e video estremamente realistici. Uno dei rischi legati all’uso di Intelligenza Artificiale è la diffusione di fake news. Come si riconosce e previene la diffusione di notizie false – chiedono gli studenti – e quali competenze, oggi, sono essenziali per svolgere il lavoro giornalistico in modo responsabile e affidabile? I relatori ribadiscono l’importanza delle fonti d’informazione: leggere i principali quotidiani, che oggi sono disponibili in abbonamento con un formato digitale, è indispensabile. Per un professionista, le fonti dirette sono essenziali per poter individuare una notizia attendibile.

A fare la differenza nel giornalismo è proprio l’esperienza diretta sul campo e la verifica delle fonti, elementi fondamentali per garantire l’affidabilità e la qualità dell’informazione. È in questa direzione che Manuela Pelati, Guido D’Ubaldo e Daniele Balicco invitano a guardare, suggerendo sia agli aspiranti giornalisti sia ai lettori, che una notizia interamente generata da Intelligenza Artificiale potrebbe nascondere criticità o mancare dell’accuratezza necessarie, mettendo a rischio la trasparenza e l’integrità dell’informazione.

“MA ATTENZIONE AGLI ABUSI E ALL’USO SCORRETTO”

“Attenzione agli abusi e all’uso scorretto: l’IA non può e non deve sostituire il lavoro del giornalista in nessun modo e nel caso in cui viene usata per elaborare testi è necessario informare gli utenti” ha detto il presidente D’Ubaldo. “Il giornalismo è passione, coinvolgimento, relazione con gli altri” ha detto Manuela Pelati che nel libro ha messo l’impegno divulgativo e didattico. “La curiosità apre alla crescita individuale, le esperienze personali sono fondamentali, cambiano la personalità, accendono l’impegno”.

IL FACT CHECKING

Nelle redazioni giornalistiche, l’Intelligenza Artificiale viene gia` impiegata, ad esempio per verificare l’autenticità di foto e video, e individuare eventuali falsi. In questo senso l’IA può diventare uno strumento di potenziamento del giornalismo, in un’epoca in cui le notizie si diffondono con estrema rapidità grazie alle piattaforme social. Facebook, Instagram, X (ex Twitter) sono terreni fertili per la proliferazione di fake news: in questi casi l’IA può svolgere un ruolo cruciale per rafforzare l’affidabilità del giornalismo.

I relatori incoraggiano quindi ad approcciare alle nuove tecnologie con fiducia, riconoscendone il potenziale come strumento di supporto senza però permettere che queste sostituiscano il ruolo del professionista. L’obiettivo è quello di integrare l’innovazione tecnologica, mantenendo un controllo critico e creativo che solo l’esperienza umana può garantire.

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