La thienese Vittoria Bianchini continua la sua scalata artistica e si fa notare alla Festa del Cinema con un nuovo film che contiene molto di lei. Gente Strana, prodotto da Genoma Films, è stato concepito per far conoscere le attività sociali e umanitarie della Ong Cefa. Ma la mescolanza di generi, tra documentario e film di finzione, è un’operazione puramente cinematografica e risulta molto innovativa. Questo lavoro di Marta Minucchi non solo amalgama documentario e fiction, ma riesce a raccontare, anche vari stati d’animo dei protagonisti. Si tratta di tre storie, che formano il bagaglio narrativo di Gente Strana, in cui la regista ha senza dubbio l’esigenza primaria, di matrice sociale, nel raccontare le attività umanitarie dell’organizzazione non governativa. Non mancano momenti drammatici nel racconto, l’interpretazione si fa impegnativa e Vittoria Bianchini fa la sua parte con l’intero cast di cui fa parte anche Cesare Bocci, di cui nella fiction è la moglie. Nella finzione lei morirà.
“Il teatro mi ha cambiata – racconta Vittoria – Ho scoperto emozioni nuove, una vitalità e una forza che non pensavo di avere. Da allora non sono più riuscita a stare senza teatro, ho bisogno di avere sempre un copione da studiare o delle prove da fare”.
Il percorso teatrale e cinematografico è cominciato a Thiene, a casa sua, dove ha conosciuto Davide Dolores e dove si esibisce con la Zonta, la compagnia teatrale locale che le ha insegnato a stare sul palco e a calarsi in mondi diversi, ad assorbire personalità diametralmente opposte dalla sua.
di Redazione AltovicentinOnline
GENTE STRANA | Intervista a Marta Miniucchi, Cesare Bocci | HOT CORN – YouTube