Fascino old style e pezzi di storia che non solo fanno palpare i cuori agli appassionati di auto storiche. Con il raduno l’Anello del Paradiso il passato è tornato al presente viaggiando su vetture costruite prima del ‘45. Un viaggio che lo scorso fine settimana, sabato 30 settembre e domenica 1° ottobre, ha condotto le auto d’epoca nel circuito a tappe tra Malo, Breganze, le colline delle Bregonze, Thiene e Schio.
L’evento, per la sua importanza e per la rarità delle vetture che hanno partecipato, è stato inserito nel calendario ASI Automotoclub Storico Italiano ed è dedicato allo scledense Gian Luigi Saccardo, antesignano del collezionismo delle auto d’epoca oltre che organizzatore dei primi raduni di automobili d’epoca. Hanno partecipato una trentina di vetture e quattro motociclette d’epoca, le più antiche rispettivamente del 1909 e del 1913 con tutti i partecipanti abbigliati con vestiti d’epoca con un tuffo nel passato quanto mai vivido. Gli equipaggi provenivano da tutta Italia e una simpatica coppia proveniva addirittura dalla Carinzia a bordo di una Fiat 522, onorando con la loro presenza, il prestigio della manifestazione in tono europeo.
L’Anello del Paradiso. La partenza sabato 30 settembre da Villa ai Pini di Malo, per percorrere le strade secondarie della pedemontana vicentina, visitando il museo dell’Antico Maglio Tamiello di Breganze e la prima villa di Andrea Palladio, Villa Godi Malinverni, dove si è pranzato e dove, piccola curiosità, nel 1954 furono girate alcune scene del film Senso di Luchino Visconti. Il pomeriggio, dopo avere visitato i colli delle Bregonze, è stata visitata la distilleria Zanin 1895 dove, davanti all’originario portone di accesso alla azienda, si sono incontrate, sotto all’originario portale della distilleria due Lancia Aprilia (un berlina e una convertibile) ed una Lancia Aurelia del Dopoguerra dell’appassionato vicentino Luciano Frascino, nonché amico della famiglia Zanin.
I veicoli si sono poi rimessi in marcia per fare tappa nel centro storico di Thiene, in piazza Chilesotti, dove hanno sfilato sotto lo sguardo attento di una giuria che ha premiato l’abbinata più elegante tra abbigliamento degli equipaggi e nobiltà del veicolo: il premio è stato attribuito all’equipaggio della Buick del 1909. Il raduno è poi continuato la domenica 1° ottobre con tappa a Schio. Prima lla Fabbrica Saccardo autentico monumento di archeologia industriale per una visita della struttura e per le premiazioni e riconoscimenti ai partecipanti, poi in Piazza Alessandro Rossi
Nella tappa scledense si è respirata quella magica atmosfera che permettere di rivivere l’epopea del grande turismo, senza dimenticare chi conserva oggetti che hanno un anima e che, grazie anche all’esempio di Gian Luigi Saccardo fino a pochi decenni fa, venivano considerati vecchi e da buttare.
Il sole quasi sempre più che mai estivo, ha illuminato non solo le strade ed i paesaggi, ma pure le forme dei veicoli che hanno stregato tutte le persone: anziani, adulti e bambini. Davvero moltissimi i gesti di apprezzamento del pubblico ed innumerevoli le riprese col telefonino per cristallizzare un attimo di tempo fuggente, assai evocativo, restituito nell’attualità.