Recuperare in chiave storica, ambientale e turistica le vie della transumanza. Questo l’obiettivo dell’accordo di partneriato, firmato oggi da 8 Regioni, con la possibilita’ di allargare le adesioni, sul tema “Parchi, pastori, transumanze e grandi vie delle civilta’”, all’interno del programma delle Terre rurali d’Europa previste nella programmazione europea Agenda 2030. Il progetto, presentato in videoconferenza dalla Conferenza dei Consigli regionali, nasce su proposta del presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo Lorenzo Sospiri, e vede coinvolte Abruzzo, Basilicata, Campania, Marche, Molise, Piemonte, Puglia e Veneto.
Sospiri osserva: “Speriamo si aggiungano presto altre Regioni come Lazio e Calabria. L’obiettivo- spiega- e’ tracciare le vie della transumanza millenarie, collegare questi percorsi ai giacimenti turistici, ambientali, enograstronomici, disegnare la storia millenaria delle nostre regioni e far diventare quella che era una attivita’ tra le piu’ umili un elemento di economia e turismo sostenibile”. Il progetto guarda oltre i confini nazionali, perche’, conclude Sospiri, “cercheremo di intrecciarci con altri paesi della Comunita’ europea e tracceremo un nuovo paradigma di sviluppo dei nostri borghi”.
Il coordinatore della Conferenza dei Consigli regionali, presidente del Consiglio del Piemonte Roberto Ciambetti parla di “obiettivo ambizioso: la transumanza ha dato vita a pratiche e riti che punteggiano il nostro territorio, dalla primavera all’autunno”. Si tratta quindi di una “lezione memorabile di una societa’ povera che non sprecava nulla. Noi- conclude- puntiamo al green deal, chiediamo qualche fondo in piu’ per promuovere questi percorsi”.
Per il presidente del Consiglio regionale del Piemonte Stefano Allasia si tratta di “creare opportunita’ per generare sviluppo e valorizzare i territori montani”, mentre per Dino Latini (presidente del Consiglio regionale delle Marche) il progetto “ci riporta alle nostre radici che sono profondamente moderne. La tutela dell’ambiente- continua- e’ un obiettivo generale, vuol dire far tesoro delle nostra storia e proporlo in termini moderni”. Carmine Cicala (presidente del Consiglio della Basilicata) osserva che “il valore di questo accordo e’ evidente: investire sulla bellezza e sullo storico architettonico significa puntare su un fattore economico, ma anche portarsi su una green economy”.
Infatti “oggi l’unico a mantenere una quota di mercato e’ il turismo lento, questa pandemia ha tolto tanto ma ha fatto crescere questo turismo”.
Per il presidente del Consiglio regionale della Campania Gennaro Oliviero dal progetto nasceranno “nuovi spunti per un turismo che guarda alle aree interne: abbiamo bisogno di mettere in pista queste aree per cercare di mantenere le nuove generazioni nei loro territori”. Infine Loredana Capone (presidente del Consiglio della Puglia) sono “tanti i turisti che si vogliono muovere per ragioni di esplorazione della natura, il turismo green e’ cresciuto ed e’ crescita la sensibilita’ per la natura”.
Lo scopo dell’accordo e’ valorizzare i patrimoni dei territori rurali delle regioni interessate, rigenerando al contempo il sistema socio economico delle comunita’ locali e generando nuova occupazione e green economy. Gli interventi e le attivita’ che si intendono realizzare implicano il rilievo, il recupero e la valorizzazione delle aree di transumanza, realizzate attraverso interventi integrati di sistemazione, accessibilita’ e riuso, in termini di sostenibilita’, ecologia e riequilibrio del dissesto del territorio. Le azioni coinvolgeranno le comunita’ locali all’interno di una economia circolare per attivita’ socio economiche, di tipo agro-silvo-pastorale, nonche’ del patrimonio storico e culturale, visitabilita’ e accoglienza turistica.

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