Sabato 1 aprile alle 17  si terrà,allo Spazio Espositivo del Lanificio Conte, una “Conversazione con Giorgio Scalco”, durante la quale il Maestro racconterà al pubblico la sua importante e originale storia professionale e artistica. Scalco, scledense, insignito nel 2015 del raro riconoscimento di Maestro Emerito dell’Accademia di Belle Arti di Roma, metterà a disposizione dei presenti la sua ricchissima e variegata esperienza di vita che da Schio lo portò, fin da giovanissimo, a Roma, Chicago, New York, Los Angeles, Madrid, Berlino…), con più di cento mostre personali.

Tra le esperienze più significative della sua importante carriera ricordiamo la lunga collaborazione con la galleria Forni di Bologna con cui ha esposto in Italia e all’estero. Degna di nota anche la collaborazione con la giapponese Galleria Tamenaga con la quale ha esposto a Osaka, Kyoto, Parigi e New York. Nel 1999 è stato presente alla prima mostra di pittura italiana a Shangai.

Vittorio Sgarbi l’ha definito “scenografo dell’anima” valorizzando il suo lavoro di scenografo cinematografico a Cinecittà, un passato professionale messo in sottordine dallo stesso artista.

Sgarbi invece sottolinea che da qui ha probabilmente origine una concezione della pittura come la più alta e sublime delle scenografie possibili. Attraverso questo tipo di sguardo Scalco è stato in grado di realizzare immagini come prodotto degli elementi costitutivi che le compongono, dallo spazio alla luce, dall’inquadratura alla posa, con ordine e controllo. Scalco ha avuto questa coscienza scenografica riuscendo a vincere i limiti materiali ai quali era sottoposta la finzione teatrale e ne ha ottenuto una grande pittura narrativa, dove la luce è protagonista e interprete di sé stessa.

L’incontro con il Maestro va a concludere la mostra a Palazzo Fogazzaro a lui dedicata, che chiuderà il 2 aprile e che in tre mesi di apertura è stata visitata da quasi 1700 persone.

 

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